L’evento iridato in Francia vivrà due modifiche importanti per tutelare la forma fisica dei giocatori
Il welfare dei giocatori al primo posto. In vista della Rugby World Cup 2023, il governo ovale planetario ha deciso di apportare due importanti – ma significative – modifiche al programma dell’evento iridato francese.
Il torneo si allunga di una settimana, le rose delle squadre aumenta da 31 a 33 atleti. Andiamo con ordine e nel dettaglio a spiegare questi due aspetti.
Rugby World Cup 2023: il nuovo calendario
La Coppa del Mondo che celebrerà il 200esimo anniversario dalla nascita del rugby inizierà, come previsto, l’8 settembre ma non terminerà il 21 ottobre con la finalissima dello Stade de France, bensì il 28 ottobre, una settimana dopo. Questo “posticipo” è stato deliberato per consentire a tutte le venti squadre partecipanti alla prima fase del torneo, quella a gruppi, di avere sempre un minimo di cinque giorni di riposo fra una partita e l’altra evitando di ingolfare il calendario e di ritrovarsi poi a fare la conta degli infortunati.
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World Rugby e il Comitato Organizzatore hanno peraltro fatto sapere che stanno studiando il modo di incastrare date e location in modo che nessuna nazionale debba compiere dei lunghi tragitti fra una partita e l’altra della fase a gironi.
Mondiale di Rugby 2023: le rose allargate
Da 31 a 33 elementi. Le squadre potranno usufruire immediatamente di due rinforzi in più – dall’inizio – per le loro avventure iridate. Lo scopo è quello di ridurre al minimo le eventualità che, a seguito di infortuni irrecuperabili, i gruppi-squadra vengano troppo modificati costringendo magari alcuni avanti e trequarti a raggiungere i ritiri delle proprie nazionali per una o due partite con viaggi tempestivi e/o spesso lunghissimi.
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