Sono i due principali indiziati per capitanare la selezione britannica e irlandese: saranno di fronte sabato pomeriggio
Da questa parte delle Alpi le attenzioni rugbistiche sono concentrate ovviamente sulla gara che attende l’Italia contro l’Irlanda e sull’effettivo svolgimento di Francia-Scozia, tema che tiene banco a livello internazionale.
Tutto questo rischia di far passare in secondo piano il piatto più succulento della giornata, la gara fra Galles e Inghilterra al Principality Stadium di Cardiff sabato pomeriggio.
Oltre ad essere una sfida decisiva per il proseguimento del Torneo fra una delle due squadre imbattute e una delle favorite per la vittoria finale, Galles-Inghilterra sarà anche il teatro di uno scontro probabilmente decisivo per il capitanato dei Lions in Sudafrica: Alun Wyn Jones contro Maro Itoje.
Da più parti, nei mesi scorsi, si è speculato sul fatto che il seconda linea dell’Inghilterra potrebbe essere il prossimo capitano dei British & Irish Lions, nonostante non detenga la fascia né al club né in Nazionale. Sia Sam Warburton che Paul O’Connell hanno in passato sostenuto la sua candidatura.
Per quanto riguarda l’attuale capitano del Galles, sarebbe una scelta logica: sarà probabilmente il giocatore più anziano del gruppo insieme a Johnny Sexton, ha già guidato i Lions nel 2013 nel terzo test contro l’Australia, ha una statura e un carisma ulteriormente incrementati dal fatto di essere il giocatore con più presenze internazionali nella storia del gioco.
Le sue recenti prestazioni al Sei Nazioni 2021 sono state straordinarie: Alun Wyn Jones ha spolverato l’abito buono, consapevole di dover dimostrare di valere, alla soglia dei 36 anni, non solo la convocazione ma anche il ruolo più importante.
La questione su Jones infatti è soprattutto una: anche al meglio delle sue condizioni come sta dimostrando in questo febbraio, è la scelta migliore per i Lions vista la presenza pressoché certa di due mostri come Itoje e l’irlandese James Ryan?
La risposta alla domanda potrebbe arrivare già sabato prossimo, quando Itoje e Jones si troveranno finalmente l’uno di fronte all’altro sugli opposti lati della barricata in una partita di metà Sei Nazioni assolutamente decisiva per entrambe le formazioni.
Nonostante un’Inghilterra al di sotto degli usuali standard, Maro Itoje è sembrato in piena forma, fra i giocatori dei Saracens quello con meno problemi ad adattarsi ai ritmi dell’arena internazionale. È il placcatore più dominante del Torneo: 4 dei suoi 28 interventi hanno respinto l’attaccante dietro la linea del vantaggio. Nel frattempo ha ottenuto 2 turnovers ed è uno dei ball carriers leader della squadra, insieme a Tom Curry e a Luke Cowan-Dickie (le cui 17 cariche in 77 minuti sono testimoni di un workrate folle).
A livello di numeri, Alun Wyn ha poco da invidiare (è il terzo giocatore ad aver compiuto più placcaggi nelle prime due giornate, 37), ma ciò che ha da offrire è in tutti quegli intangibles che non finiscono in una tabella Excel. Prendete il modo in cui aiuta Wyn Jones a segnare con il pick and go contro la Scozia, trascinandolo oltre la linea, o quello che combina in ogni maul.
Certo, la fascia di capitano potrebbe dirigersi anche altrove (Owen Farrell è un candidato, ad esempio), ma nessun altro profilo è altrettanto convincente quanto lo sono questi due: non veniteci a raccontare che il duello più importante di sabato sarà quello fra Jonny May e Louis Rees-Zammit, perché tanto si decide qui, nel calore più ardente della battaglia.
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