Le toccanti parole del commissario tecnico azzurro ai giocatori ricordando tutto il percorso fatto per arrivare fino al Sei Nazioni
È stato sicuramente un momento speciale quello vissuto ieri dall’Italia del rugby prima del captain’s run in vista della sfida all’Irlanda. Arrivati nello spogliatoio dell’Olimpico, Bigi e compagni erano completamente ignari di quello che li aspettava: niente maglie azzurre, ma per ognuno la divisa del primo club con il quale è stato tesserato nel nostro paese. Si è vista negli occhi dei giocatori la sorpresa che ha regalato questo gesto, e anche l’orgoglio del collegamento con il proprio passato. Direttamente nello spogliatoio, prima della foto di squadra, l’allenatore azzurro Franco Smith ha parlato alla squadra:
“Ci sarà un giorno dove non avrete più la possibilità di mettere la maglia azzurra. Durante la nostra vita non apprezziamo sempre le opportunità perché pensiamo che ce ne saranno altre, ma guardando queste maglie, che sono quelle dalle quali avete cominciato, dovrete pensarci sopra. Ricordatevi degli allenatori che hanno investito tempo su di voi, dei vostri genitori che vi hanno portato al campo da rugby la sera dopo una giornata di lavoro: questo è molto importante. Se noi cominciamo a ricordare tutte le persone che hanno creduto nelle possibilità offerte dal rugby, oggi contro l’Irlanda, e in tutte le prossime partite che verranno giocate, sapremo che non bisogna solo vincere, essere migliori degli avversari, ma anche rappresentare con orgoglio tutti quelli che non possono essere in campo. Meritiamoci questo onore, giocando uno per l’altro, per la maglia. Sono molto orgoglioso di essere parte di questo mondo” ha chiuso Franco Smith.
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Luca Bigi, capitano degli Azzurri, dopo lo scatto ha dichiarato: “Ognuno di noi sente un forte legame con il proprio Club di origine ed è stato emozionante tornare ad indossare quei colori allo Stadio Olimpico, prima di una partita di Sei Nazioni. E’ stato come rivivere in pochi istanti tutti la propria carriera, da quel primo giorno al campo sino al debutto in Nazionale. Siamo qui per dare lustro e rendere orgoglioso ogni singolo rugbista italiano, un dovere che non dobbiamo dimenticare in nessun istante”.
Ecco il video di questo particolare momento:
Il primo club degli Azzurri
In alto
Ignacio Brex – Rugby Viadana 1970
Gianmarco Lucchesi – Lions Amaranto
Michele Lamaro – Primavera Rugby
Federico Mori – Livorno Rugby Speranze
Paolo Garbisi – Mogliano Rugby 1969
Jacopo Trulla – Rangers Vicenza
Stephen Varney – Gloucester Rugby
Montanna Ioane – Benetton Rugby
Al centro
Marco Riccioni – Amatori Rugby Teramo
Luca Sperandio – Rugby Casale
Johan Meyer – Zebre Rugby Club
Giosué Zilocchi – Rugby Gossolengo
David Sisi – Zebre Rugby Club
Niccolò Cannone – Florentia Rugby
Cherif Traorè – Rugby Viadana 1970
Callum Braley – Benetton Rugby
Seduti
Marco Lazzaroni – Leonorso Rugby Udine
Sebastian Negri – Benetton Rugby
Andrea Lovotti – Rugby Gossolengo
Luca Bigi – Rugby Reggio
Carlo Canna – US Rugby Benevento
Mattia Bellini – Rugby Petrarca
Maxime Mbandà – Amatori&Union Minirugby Milano
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