Il centro ha raccontato le sue sensazioni dopo tre partite giocate nel Championship, parlando anche dei giocatori italo-argentini passati prima di lui
Tra i giocatori sempre schierati dall’inizio in questo Sei Nazioni c’è Nacho Brex, centro italo-argentino che ha debuttato in Nazionale contro la Francia proprio nel primo match del Championship. Per lui sinora le statistiche parlano di 24 placcaggi, tanta solidità e metri guadagnati portando il pallone, insomma quello che si chiede a un giocatore sicuramente in crescita. Il 28enne nato a Buenos Aires è stato intervistato sul Corriere dello Sport, dalle cui colonne ha detto la sua su cosa serva alla Nazionale per raccogliere quel risultato che manca ormai da troppo: “Il tempo e la cura dei dettagli. Sono proprio questi ultimi a fare la differenza, anche se non si direbbe visto quanti punti abbiamo subito. Su questi lavoriamo ma abbiamo bisogno proprio di quel tempo perché, per il resto, qui ho trovato un gruppo affiatato e convinto che in futuro potrà arrivare lontano”.
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Nacho Brex ha poi parlato delle sue origini italiane, con i bisnonni che erano di Centuripe (in provincia di Enna), e del fatto che in Argentina in molti gli raccontassero come in Italia si vivesse bene. Una volta contattato Gamboa (tecnico di Viadana che l’ha portato in Italia) e sbarcato nel nostro paese, Brex si è da subito dimostrato molto soddisfatto della scelta. Inevitabile per lui fare riferimento ai tanti italo-argentini che nello scorso decennio hanno ottenuto grandi risultati in maglia azzurra: “Un mito Sergio Parisse, anche se da centro ho seguito moltissimo Gonzalo Canale, avendo la fortuna di conoscerlo”. Moltissimi suoi compagni del San Cirano, il suo primo club, gli hanno fatto i complimenti per i risultati raggiunti, e Brex si è dimostrato assolutamente convinto di come questo giovane gruppo possa raggiungere grandi traguardi. Sul Galles: “Fanno cose semplici ma con grande precisione. Li affronteremo con la fame di vincere”.
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