Sei Nazioni 2021: dominio della Scozia a Murrayfield, Italia sconfitta 52-10

Otto mete per la selezione del Cardo, dopo la meta in apertura di Bigi

Dominio Scozia a Murrayfield, Italia k.o. ph. Sebastiano Pessina

A Murrayfield – stadio in cui gli azzurri hanno vinto l’ultima partita nel Sei Nazioni, nel 2015 -, Scozia ed Italia si affrontano in una sfida valida per la quinta giornata dell’edizione 2021 del torneo. Il trentatreesimo incontro tra le due compagini, con i precedenti che sorridono alla Scozia con 24 successi (contro gli 8 azzurri), 13 (contro 2) in casa, comprese le ultime due gare nel 6 Nations ad Edimburgo (29-0 nel 2017 e 33-20 nel 2019). Arbitra il francese Gauzere.

Dopo un avvio interlocutorio, al 3′, alla prima mischia dell’incontro – generata attorno alla metà del campo da un pallone perso in avanti da Steele – arriva un calcio di punizione a favore degli azzurri, con Garbisi che però forza il calcio e non trova la rimessa laterale. L’inizio azzurro, tuttavia, è positivo, e poco dopo arriva la prima marcatura italiana dell’incontro.

Ruzza arpiona l’ovale in touche e mette a disposizione di Varney un pallone rapido, con due cariche in mezzo al campo di Garbisi e Mori, e l’ennesimo calcio di punizione contro gli scozzesi in avvio, per un placcaggio alto di Matt Fagerson su Ruzza.

Sulla susseguente penal’touche dentro i 22, l’Italia organizza un carrettino avanzante, che viene tramutato in oro da capitan Luca Bigi. Il tallonatore delle Zebre si stacca al momento ideale, timbrando alla bandierina, per il 5-0 esterno, al 7′. Garbisi converte, ed il team di Smith vola sul 7-0.

Sul restart, Garbisi allontana l’ovale con il suo mancino, ma sul contrattacco scozzese Mori viene punito per fuorigioco, concedendo una penal’touche sui 5 metri alla Scozia. Gli azzurri non contendono al salto e i padroni di casa attivano il carrettino, su cui l’Italia difende con il fallo. Poco possono, gli italiani, però, poco dopo, quando su un altro maul locale, Cherry marca il 5-7, con Hogg che fallisce la conversione.

Alla ripresa del gioco, la Scozia contrattacca alla mano, sin dentro i 22: Huw Jones trova immediatamente un buco abbastanza clamoroso e riporta la Scozia nella metà di campo offensiva. Si attiva un multifase corrosivo, con i locali sempre in avanzamento, vincendo ogni collisione, con l’attacco che si dipana prima da sinistra verso destra, e poi cambio di senso con accelerazione fin su Watson, che attiva sull’out Duhan van der Merwe, il quale va in meta senza particolari contrapposizioni. Hogg converte, e al 15′ la Scozia mette la freccia: 12-7.

Sul restart, Fischetti recupera l’ovale nei 22 scozzesi. Gli azzurri si ripresentano così nella metà di campo avversaria, e giocano su vantaggio, per fallo contro Nel che contende sul punto d’incontro non essendo sui suoi appoggi. Varney attacca il lato chiuso con perizia, attivando la splendida corsa di Ioane sull’out di sinistra, che porta l’Italia sin sui 5 metri. Sul prosieguo dell’attacco, però, Meyer perde l’ovale in avanti e si torna così sul piazzato che Garbisi manda a bersaglio per il 12-10, al 17′

La Scozia rimette subito il piede sull’acceleratore e macina multifase a ridosso dei 22 azzurri: attorno al 20′, arriva un gran tenuto forzato da Lamaro, ma si torna indietro per il placcaggio di spalla, in ritardo, di Mori su Johnson, che viene mandato fuori per 10′. Nasce così una penal’touche sui 5 metri, con l’ovale che esce per Johnson, che corre laterale, bruciando un paio di uomini, prima di essere catturato da Brex. Poi, improvviso cambio di fronte, verso destra, con Maitland che raddrizza la corsa e si infila tra Ruzza e Varney, giocando un offload per Jones, che sulla stessa linea ricicla per Graham, con il trequarti di Edimburgo che va oltre, al 22′. Hogg fallisce la conversione, tenendo il punnteggio così sul 17-10.

Troppi i placcaggi mancati dagli azzurri (29 su 124, nei primi 40′), con la Scozia che risale sempre facilmente il campo palla in mano (709 i metri guadagnati dalla selezione del Cardo nella frazione d’apertura), e gestisce quasi senza soluzione di continuità il possesso nella metà di campo azzurra. Un gran placcaggio di Ioane al 26′, su Graham, che viene penalizzato anche da un calcio contro, permette agli azzurri di togliersi inizialmente dai guai. Ma non appena i locali tornano in possesso di palla, fanno danni: palla allargata si su van der Merwe, che brucia Padovani premia il sostegno di Hogg che tiene vivo l’ovale premiando la linea di corsa in sostegno di Huw Jones che vola in meta. Hogg trasforma, per il 24-10, al 29′.

Sul restart, arriva subito un calcio di punizione contro gli azzurri, con Riccioni che contende non sui suoi appoggi. Penal’touche scozzese, così, a ridosso dei 22 d’attacco, con gli azzurri che difendono in un paio di occasioni filate spendendo falli professionali. Alla terza rimessa sui 5 metri, Ruzza ruba il pallone, con il piede di Garbisi che allontana i guai, con la sfida che va all’intervallo sul 24-10.

In avvio di ripresa, Garbisi calcia direttamente fuori sul restart, concedendo una mischia con introduzione scozzese a metà campo, con il pack scozzese dominante, che guadagna una punizione grazie al grande lavoro di Zander Fagerson. Penal’touche nei 22 italiani, possesso mantenuto e multifase corrosivo degli scozzesi, che costringono nuovamente gli azzurri a difendere con il fallo professionale. Ennesima rimessa laterale sui 5 metri, pallone vinto senza patemi da Skinner, carrettino incontenibile e doppietta di Cherry, per il 29-10. Stavolta Hogg è preciso, per il 31-10 al 46′.

Al 52′, gli azzurri restano nuovamente in 14 per 10′, con il giallo a Negri che paga dazio per tutti, dopo una serie di falli reiterati a ridosso della linea di meta. La Scozia opta per giocare una mischia, in posizione centrale, sui 5 metri: Steele manda dentro Sam Jonshon, fermato ad un cm dalla linea di meta, ma Steele raccoglie l’ovale messo a disposizione dal suo centro e va oltre lì vicino. Hogg converte, per il 38-10 al 54′.

Azzurri che restano in 13 per un minuto, perché Ioane ribalta un avversario, placcandolo senza accompagnarlo a terra, guadagnandosi un cartellino giallo. Al 65′, calcio contro gli azzurri in mischia, sui 5 metri. Price batte velocemente, e dopo un paio di cariche Sam Johnson va a marcare la settima meta dei padroni di casa. Hogg converte, per il 45-10 al 66′. Al 71′, gli azzurri attaccano dentro i 22, con Cannone che perde il pallone in avanti, Price raccoglie il pallone e senza troppi ostacoli corre sin oltre la metà di campo, regalando uno splendido offload in gancio cielo per Huw Jones – splendido in sostegno -, che va a marcare la meta numero 8. Hogg trasforma, per il 52-10 al 72′, che è anche il risultato definitivo.

La sconfitta più dura di sempre contro la Scozia (-42) chiude così il deludente torneo azzurro, con la quinta sconfitta in altrettante uscite.

Il tabellino di Scozia-Italia  –  Sei Nazioni 2021

Scozia: 15 Sean Maitland, 14 Darcy Graham, 13 Huw Jones, 12 Sam Johnson, 11 Duhan van der Merwe, 10 Stuart Hogg (c), 9 Scott Steele, 8 Matt Fagerson, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie, 5 Grant Gilchrist, 4 Sam Skinner, 3 Zander Fagerson, 2 David Cherry, 1 Rory Sutherland
A disposizione: 16 George Turner, 17 Jamie Bhatti, 18 Simon Berghan, 19 Alex Craig, 20 Nick Haining, 21 Ali Price, 22 Jaco van der Walt, 23 Chris Harris

mete: Cherry (10′, 45′), van der Merwe (15′, 72′), Graham (22′), Jones, Steele (53′), Johnson (65′)
trasformazioni: Hogg (16′, 46′, 54′, 66′, 73′)
punizioni:

Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Mattia Bellini, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Federico Mori, 11 Montanna Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Michele Lamaro, 7 Johan Meyer, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Luca Bigi (c), 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Andrea Lovotti, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Riccardo Favretto, 20 Maxime Mbanda, 21 Marcello Violi, 22 Carlo Canna, 23 Marco Zanon

mete: Bigi (7′)
trasformazioni: Garbisi (7′)
punizioni: Garbisi (17′)

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