Una monumentale prova di Sexton e compagni manda al tappeto gli uomini di Eddie Jones
La partita all’Aviva Stadium di Dublino inizia con grande intensità, ma anche con un po’ di confusione. Le squadre alternano fasi di pressione a fasi di studio e calcio. I primi venti minuti vengono aperti dal piazzato di Farrell a cui replica Sexton, per il 3-3 del primo quarto di gara.
Al ventitreesimo però, il match si stappa: Herring, a metà campo, lancia lungo verso il fondo della touche trovando le mani di Conan che nella contesa aerea riesce a vincere il duello con il diretto avversario servendo contemporaneamente l’accorrente Earls. L’ala si impossessa dell’ovale mettendosi immediatamente in moto con le sue frequenze rapide: il break è fatto, Jonny May prova a recuperare in qualche modo ma, suo malgrado, viene infilato malamente. E’ meta per l’Irlanda che scappa sul 10-3.
L’Inghilterra non può fare altro che incassare il colpo. La clessidra del tempo scorre verso la mezz’ora, mentre Farrell e Sexton si rendono autori di un altro botta e risposta che sposta lo score sul 13-6.
Si entra nel rettilineo finale del primo tempo e fra il trentacinquesimo e il trentottesimo è “Marea Verde”. Guidati da Murray e Sexton, gli irlandesi imbastiscono un’azione da più di venti fasi, che alterna cariche, corse, giocate aeree, avanzamenti e pick & go. I vicecampioni del mondo non posso fare altro che soccombere quando, con un’uscita velocissima dall’ultimo miniraggruppamento Jack Conan elude l’ultima guardia per andare a marcare pesante i punti che, convertiti da Sexton, sanciscono il 20-6 di fine primo tempo.
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La ripresa si apre con gli ospiti che provano a forzare i tempi nel tentativo di rientrare, senza trovare però nè costrutto nè punti. L’Irlanda allora riprende in mano il pallino del gioco e al cinquantesimo, dopo essersi vista annullare un’altra favolosa meta di Earls (splendidamente imbeccato da Sexton con un calcio passaggio pazzesco, ma vano), aumenta il suo bottino mettendo a referto un’altra punizione grazie al piede del suo capitano, che griffa il 23-10.
A Dublino scocca l’ora di gioco. Gli allenatori iniziano a pescare a piene mani dalle rispettive panchine, mentre in campo i padroni di casa aumentano il gap con altri tre punti: si va sul 26-6, per gli irlandesi si registra il massimo vantaggio sul +20.
La partita sembra in discesa per gli uomini di Andy Farrell, ma al sessantatreesimo arriva un nuovo turning point del match. Sull’avanzata offensiva di Billy Vunipola, Bundee Aki entra in maniera troppo energica sul numero otto attirando il fischio dell’arbitro e la revisione del TMO: la direzione di gara guarda il replay dell’impatto decidendo per il rosso a carico del centro.
L’Inghilterra si ritrova in superiorità numerica e in men che non si dica andando in touche e trovando un rapidissimo buco con Youngs va facilmente in meta. Non arriva la conversione, ma gli uomini di Eddie Jones riescono comunque ad accorciare sul 26-11, a meno di un quarto d’ora dalla fine.
Contraccolpo irlandese? Non proprio. Come se niente fosse successo, l’Irlanda si rovescia con forza nella metà campo rivale andando a cogliere a cavallo del settantesimo due preziose penalità. Sexton, da capitano carismatico, si prende la responsabilità di indirizzare verso i pali in entrambe le occasioni totalizzando un perfetto due su due per il 32-11, che chiude la partita.
All’Inghilterra, che a un certo punto – in un finale convulso – si ritrova addirittura in quindici contro tredici per il giallo comminato a Conor Murray, resta soltanto la reazione finale e la meta al largo di May, che fissa il risultato conclusivo sul 32-18. L’Irlanda chiude a 15 punti il Sei Nazioni 2021, l’Inghilterra soltanto a 10.
Sei Nazioni 2021: Irlanda-Inghilterra, il tabellino
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Keith Earls, 13 Robbie Henshaw, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Jonathan Sexton (c), 9 Conor Murray, 8 Jack Conan, 7 Josh van der Flier, 6 CJ Stander, 5 Tadhg Beirne, 4 Iain Henderson, 3 Tadhg Furlong, 2 Rob Herring, 1 Dave Kilcoyne
A disposizione: 16 Ronan Kelleher, 17 Cian Healy, 18 Andrew Porter, 19 Ryan Baird, 20 Peter O’Mahony, 21 Jamison Gibson-Park, 22 Billy Burns, 23 Jordan Larmour
Marcatori Irlanda
Mete: Keith Earls (23′), Jack Conan (37′)
Conversioni: Jonathan Sexton (24′, 38′, 51′, 62′)
Punizioni: Jonathan Sexton (18′, 30′, 69′, 74′)
Inghilterra: 15 Max Malins, 14 Anthony Watson, 13 Elliot Daly, 12 Owen Farrell (c), 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Tom Curry, 6 Mark Wilson, 5 Charlie Ewels, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Luke Cowan-Dickie, 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Ellis Genge, 18 Will Stuart, 19 Jonny Hill, 20 Ben Earl, 21 Dan Robson, 22 Ollie Lawrence, 23 Joe Marchant
Marcatori Inghilterra
Mete: Ben Youngs (64′), Jonny May (79′)
Conversioni: Elliot Daly (79′)
Punizioni: Owen Farrell (9′, 27′)
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