La federazione internazionale ha avviato un piano di sostegno economico per avere due rappresentanti oceaniche nel Super torneo
Dopo diversi anni di discussione, sembra essere arrivato il momento di vedere le squadre del Pacifico (Fiji, Tonga e Samoa) competere nel Super Rugby. L’ente che governa la palla ovale nel mondo, World Rugby, ha infatti annunciato di aver avviato un piano per fornire supporto finanziario e amministrativo a due potenziali franchigie che dal 2022 entrerebbero a far parte del Super Rugby. Una mossa definita rivoluzionaria, che ha come obiettivo quello di sviluppare il talento dei “pacifici” e creare un percorso per i migliori talenti, e permetterà a queste due formazioni di giocare direttamente sul territorio senza doversi spostare in maniera continuativa in Australia e Nuova Zelanda.
Il progetto di World Rugby prevede un finanziamento di 1.390.530 euro per un periodo iniziale di tre anni col fine di supportare due franchigie: i Fijian Drua e i Moana Pasifika. Entrambe, che avranno anche dei finanziamenti interni, dovranno rispettare tutta una serie di regole a livello economico e organizzativo per poter entrare effettivamente a far parte del Super Rugby, ma è chiaro come questa mossa possa essere fondamentale per le tre nazioni coinvolte. Crescere nel proprio paese, sfidare formazioni di altissimo livello, ed esibirsi in palcoscenici importanti, quindi una grande boccata d’ossigeno per le federazioni del Pacifico.
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Era dal 2016, da un congresso a Suva nelle Fiji, che World Rugby ha intavolato un piano per supportare queste nazioni e sembra che questo sia arrivato a compimento. In forma minore quest’idea si era comunque messa in atto nel 2017, quando vennero creati i Fijian Drua che hanno preso parte al campionato australiano, vincendolo tra l’altro nel 2018.
Il presidente del World Rugby Sir Bill Beaumont ha dichiarato: “Il potenziale rivoluzionario della decisione del Comitato Esecutivo di supportare le franchigie del Pacifico non deve essere sottovalutato. Da una prospettiva strategica, fornisce la migliore piattaforma e percorso possibile affinché tutti i giocatori delle isole raggiungano il loro massimo potenziale. A livello umano questa è assolutamente la cosa giusta da fare. È fantastico per i giocatori, poiché consente loro di scegliere per la prima volta di far parte di una squadra professionale locale ai massimi livelli del rugby”. Anche i presidenti delle tre federazioni (Fiji, Samoa e Tonga) hanno manifestato tutto il loro entusiasmo per la decisione presa, sicuri del fatto che poterà enormi benefici al loro movimento interno.
Come detto però servirà però rispettare tutta una serie di parametri economici e di sostenibilità per venire effettivamente ammesse nel Super Rugby. World Rugby tra l’altro non ha specificato a quale “Super” torneo le due squadre potrebbero venire aggiunte, ma appare possibile (anche per via del Trans-Tasman Super Rugby) che nel prossimo futuro si riesca a creare un torneo che comprenda tutte le principali nazioni dell’Oceano Pacifico.
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