Leoni che non incantano ma portano a casa il quarto di finale, grazie anche al rosso a Taulagi: 29-16 il finale
Agen andava battuto e cos è stato: il Benetton passa il turno e diventa la prima squadra italiana ad accedere ai quarti di finale della Champions Cup.
Nella sfida tra due squadre che non hanno vinto neanche una partita nei rispettivi campionati, la spunta la squadra di casa con una prestazione tutt’altro che indimenticabile.
Se i francesi si sono presentati con una formazione largamente rimaneggiata e con una panchina corta, la differenza di livello supposta tra le due squadre non è emersa quanto previsto.
Al Benetton risolve le cose di un grigio pomeriggio l’espulsione di Jamie-Jerry Taulagi all’ora di gioco, che scioglie qualsiasi tipo di problema.
I biancoverdi erano allora in vantaggio per 19-14, sempre a rischio di una singola giocata avversaria che ribaltasse la situazione.
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Ci si era arrivati con un inizio pessimo dei padroni di casa, subito colpiti dal numero 8 avversario Dylan Hayes. Garbisi e Verdu si erano scambiati 3 punti a testa dalla piazzola prima che una combinazione al largo portasse Duvenage a segnare la prima meta del Benetton.
Paolo Garbisi centrava poi l’11-10, primo vantaggio, intorno alla mezz’ora: 30 minuti giocati male, con poca concentrazione e serenità.
Prima della fine del primo tempo il numero 10 del Benetton e della nazionale chiudeva con un nuovo piazzato: 14-10.
Se la ripresa sembrava iniziare nel modo migliore (meta di Ioane su un errore difensivo di Agen), i francesi rifiutavano comunque di uscire dalla partita e il Benetton non faceva niente per sospingerli fuori: due piazzati di Verdu fra il 50′ e il 56′ riaprivano il match sul 19-16.
In quello che sarebbe poi stato il secondo vero attacco del Benetton nella ripresa, Jamie-Jerry Taulagi colpiva Zanon direttamente in faccia, costringendolo a uscire: un placcaggio da cartellino rosso senza ombra di dubbio e con qualsiasi protocollo regolamentare.
I Leoni hanno quindi risolto la situazione con l’immediata meta di Brex e, infine, il sigillo di Padovani.
Un’esagerata sofferenza in mischia chiusa, l’indisciplina e una attitudine a metà tra il sornione e lo sfiduciato sono stati gli ingredienti principali di un Benetton tutto sommato deludente nella prestazione, seppur al netto delle difficoltà in più che una stagione del genere mette nella testa dei giocatori. Rimane la cosa più importante: la vittoria e il passaggio del turno.
Per la prima volta una squadra italiana va ai quarti di finale di una coppa europea. Di fronte avrà un Montpellier che attende agguerrito.
Benetton: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Ignacio Brex, 12 Marco Zanon, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Dewaldt Duvenage (c), 8 Riccardo Favretto, 7 Michele Lamaro, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Irné Herbst, 3 Marco Riccioni, 2 Tomas Baravalle,1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Nicola Quaglio, 18 Ivan Nemer, 19 Niccolò Cannone, 20 Manuel Zuliani, 21 Luca Petrozzi, 22 Tommaso Allan, 23 Edoardo Padovani
Marcatori Benetton
Mete: Duvenage (20), Ioane (46), Brex (62), Padovani (73)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Garbisi (12, 30, 39)
Agen: 15 Hugo Verdu, 14 Loris Tolot, 13 Jean-Marcelin Buttin, 12 Sam Vaka, 11 Jamie-Jerry Taulagi, 10 Noel Reid, 9 Yoann Cottin, 8 Dylan Hayes, 7 Jessy Jegerlhener, 6 Romain Briatte, 5 Victor Moreaux, 4 Andres Zafra, 3 Walter Desmaison, 2 Loris Zarantonello, 1 Malino Vanai
A disposizione: 16 Clement Martinez, 17 Giorgi Tetrashvili, 18 Tapu Falatea, 19 Corentin Vernet, 20 Pierce Phillips, 21 Timilai Rokoduro, 22 Paul Abadie, 23 Jordan Puletua
Marcatori Agen
Mete: Hayes (3)
Trasformazioni: Verdu (3)
Calci di punizione: Verdu (19, 50, 56)
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