Via agli alignment camps: staff al lavoro con i giocatori in vista del tour, del Rugby Championship e dei test match autunnali
Gli Springboks sono pronti a ripartire.
I campioni del mondo in carica non hanno più giocato una partita dopo la vittoria della Rugby World Cup 2019, ma il loro calendario 2021 è fitto di appuntamenti, a partire dalla prossima estate, quando ospiteranno in Sudafrica i British & Irish Lions.
Sarà poi la volta del Rugby Championship e infine dei test match autunnali in Europa. Una lunga e impegnativa stagione internazionale che il director of rugby della federazione sudafricana Rassie Erasmus e l’head coach degli Springboks Jacques Nienaber hanno incominciato ad affrontare dal punto di vista pratico con gli alignment camps, dei brevissimi ritiri in giro per la Rainbow Nation dove lo staff tecnico si confronta con un gruppo allargato di giocatori in merito alla pianificazione dei mesi successivi.
Gauteng, Durban, Città del Capo, Bloemfontein sono le tappe che lo staff della nazionale affronterà per visitare le sedi della franchigie dell’ex Super Rugby.
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“Anche se Jacques e il suo staff sono stati costantemente in contatto con i giocatori durante gli scorsi 15 mesi, tenendo traccia delle loro performances, del recupero dagli infortuni e del loro stato generale – siamo entusiasti di poter finalmente incontrarli in un ambiente familiare” ha spiegato Erasmus.
“I giocatori incontreranno allenatori, medici, fisioterapisti e preparatori nel corso delle prossime due settimane, e abbiamo piani simili anche per i nostri giocatori all’estero, con Felix Jones che si occuperà di dirigere alcune sessioni nel Regno Unito e in Francia, e coloro che militano in Giappone che ci raggiungeranno virtualmente per alcune riunioni.”
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Il metodo di lavoro di Erasmus e Nienaber è lo stesso intrapreso prima della Rugby World Cup 2019: il tecnico campione del mondo ha più volte descritto gli alignment camps tenuti prima della campagna iridata come una delle tappe fondamentali nella costruzione della squadra.
“Molto del lavoro di pianificazione dietro le quinte è già stato fatto – ha raccontato Nienaber – ma ora miriamo a spostare la nostra concentrazione sulla preparazione pratica, perché il tempo è limitato. Abbiamo intenzionalmente mantenuto gruppi piccoli per questi alignment camps in modo da poter lavorare il più possibile sui dettagli.”
“I giocatori dovranno assorbire un sacco di dettagli logistici, tecnici e tattici in modo che dopo questi giorni di lavoro siano al corrente di che cosa gli è esattamente richiesto nei prossimi appuntamenti con i loro club e le loro franchigie prima di affrontare il ritiro che conduce alla serie contro i Lions.”
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