Raggiungerà la durata di 10 anni la sponsorizzazione che ha cambiato il volto del rugby scozzese
La Scozia ancora nel segno di BT: la federazione ha annunciato il rinnovo dell’accordo di sponsorizzazione che la lega al gigante delle telecomunicazioni per altri 3 anni.
Sarà così che il binomio fra la nazionale scozzese e l’ex British Telecommunications, oggi il più grande operatore telefonico del Regno Unito e detentore dei canali televisivi BT Sports, raggiungerà i 10 anni di longevità nel 2024, nuovo termine della sponsorizzazione.
Sette anni fa la firma dell’accordo da 20 milioni di sterline è stata un impulso fondamentale per lo sviluppo del rugby scozzese, dando in mano alla federazione una cifra quasi raddoppiata rispetto ai precedenti accordi di sponsorizzazione.
Denari che vennero investiti a suo tempo nella creazione di un’accademia federale, di un nuovo campionato nazionale e di investimenti nei club, fra le altre cose.
Il primo accordo, quadriennale, venne poi rinnovato nel 2018 fino a oggi. La parte principale ha previsto di rinominare lo stadio di Murrayfield in BT Murrayfield, oltre alla sponsorizzazione della nazionale di rugby a sette e della lega nazionale.
BT è stato anche lo sponsor principale presente sulle maglie della nazionale maggiore, ma nel nuovo accordo la società di telecomunicazioni sposterà il proprio logo sul retro della maglia, lasciando spazio ad un nuovo sponsor sul petto dei giocatori.
La Scozia ha però beneficiato anche di una serie di dettagli minori della sponsorizzazione negli scorsi anni, come l’utilizzo delle tecnologie di BT sull’intelligenza artificiale a beneficio dell’allenamento senza contatto e strumentazione per gli analisti della nazionale maggiore.
Il nuovo accordo prevede il mantenimento dei precedenti termini e il rinnovato sostegno anche alla nazionale femminile e a quella Sevens.
Oltre al rinnovo della sponsorizzazione principale con BT, la Scozia ha annunciato il nuovo sponsor della nazionale maggiore, il cui brand campeggerà sul fronte delle nuove maglie svelate la prossima estate: si tratta di Peter Vardy Group, una catena di concessionarie automobilistiche. Inoltre, la federazione riceverà da CVC, per l’acquisto delle quote del Sei Nazioni e del Pro14, una cifra che si aggira intorno ai 65 milioni di sterline: più di 75 milioni di euro.
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