Le ospiti scavano il solco nell’ultimo quarto di gara, in cui le azzurre non riescono ad opporre resistenza
Allo Stadio Lanfranchi di Parma, Italia ed Inghilterra si affrontano nella seconda giornata del pool A del Sei Nazioni femminile 2021, in una sfida spesso rivelatasi ostica per le azzurre negli ultimi anni.
Il primo pallone del match, però, lancia subito un bel segnale in vista del pomeriggio italiano: cariche di Fedrighi e Gai efficaci poi trasmissione sin su Franco sull’out destro, con il flanker del Colorno che fa strada, ma il pallone è perso in avanti, all’altezza dei 10 metri difensivi. La prima mischia, per le azzurre, è più che positiva: Riley gioca l’ovale e lo allarga con perizia, ma Scarratt perde l’ovale a sua volta in avanti. Anche la seconda chiusa – la prima con introduzione per le italiane -è buona con il pallone portato fuori da Giordano, poi grubber di Furlan che porta le inglesi ad una rimessa laterale dentro la loro metà di campo.
Al 5’, dopo un lunghissimo multifase azzurro, senza avanzamento ma con buon mantenimento dell’ovale, le italiane hanno un calcio per placcaggio di spalla di Matthews su Rigoni. Rimessa italiana sui 10 offensivi: palla vinta da Giordano, e multifase corrosivo, con le cariche di Giordano e Cammarano che riportano le azzurre sin dentro i 22, con l’Italia sempre in avanzamento, ma poi, sui 22, controruck inglese e fatale calcio contro.
Le inglesi, tuttavia, sono estremamente fallose per i loro canoni, e su un contrattacco nella metà di campo azzurra, dopo scippo di Cokayne su Furlan, arriva un calcio contro capitan Hunter sul punto d’incontro. Il piede di Sillari, così, al 9’ porta le azzurre a giocare a una touche sulla linea dei 10 in attacco, ma nel momento chiave arriva la rubata, proprio in rimessa laterale, delle britanniche. Inghilterra che, però, ancora una volta, al 12’, viene penalizzata sul breakdown, punto dolente delle ospiti nella prima frazione.
Dopo un calcio contro Giada Franco, al 14′, le ragazze di Di Giandomenico, al 15′, mettono i piedi dentro i 22 avversari: fuorigioco inglese e penal’touche. Maul avanzante, fin sui 5 metri, prima però del clamoroso scippo di Sara Hunter – a caccia come sua abitudine dentro il carrettino -, che vanifica la grande chance delle padroni di casa.
Le Azzurre hanno tanto possesso, e grande confidenza palla in mano, e dopo un buon possesso mantenuto in chiusa, sui 10 d’attacco sul lato destro, su una combinazione Madia-Rigoni-Sillari, l’ovale schizza a terra, e Scarratt raccoglie i modo felino, volando oltre sotto i pali al 23′, prima della trasformazione per il 7-0 esterno.
La meta ospite lascia un minimo segno sulle italiane, che, pur sempre avanzanti palla in mano, iniziano a commettere qualche imperizia gestuale di troppo, ed al 32′ arriva una situazione fotocopia alla precedente: passaggio difficile di Arrighetti per Fedrighi, che perde l’ovale in avanti, con le azzurre nella metà di campo offensive. Meg Jones raccoglie l’ovale e vola sin nei 22 d’attacco, dove viene catturata da Furlan, trovando però il perfetto offload per Fleetwood, che va oltre, prima della trasformazione di Scarratt per il 14-0.
Al 33′, sull’ennesimo multifase azzurro in attacco (possesso 61% nella prima frazione), arriva un giallo a Scarratt poco oltre i 22, per placcaggio di spalla, con Sillari centra i pali per il 3-14. Sul restart, però, passaggio complesso di Madia per Gai, palla persa in avanti e Skofca raccoglie l’ovale in fuorigioco, concedendo a Rowland il calcio del 3-17.
Nel finale, gran turnover azzurro con Furlan che cattura Dow, Magatti e Sillari la tengono alta, forzando il cambio di possesso. Sulla mischia, però, arriva un calcio contro Skofca, e le inglesi, così dispongono di una penal’touche dentro i 22. Pallone vinto da Hunter, drive attivato ma ben arrestato dalle azzurre, con le inglesi che impostano un multifase all’altezza dei 5 metri, con il pallone che viene rubato da Arrighetti, mandando così la gara alla pausa sul 3-17.
In avvio di ripresa, ottimo lavoro sul punto d’incontro di Giada Franco, che forza il tenuto sul punto d’incontro. Le azzurre così vanno in penal’touche dentro i 22. Le azzurre trovano una splendida combinazione con Fedrighi che premia la superba linea di corsa di Rigoni, che cambia angolo e trova il buco, tenendo vivo il possesso, all’altezza dei 5 metri per Giada Franco, con la difesa inglese che si riassesta, e dopo un lungo multifase che cambia anche il verso dell’attacco, sulla destra, dopo la trasmissione di Sillari e Madia, arriva l’intercetto che vanifica lo sforzo azzurro. L’Inghilterra, approfittando di un paio di falli italiani, torna a sua volta nei 22 locali, ma eseguita con successo una penal’touche in zona rossa, organizzando il carrettino vengono punite per ostruzione.
L’Inghilterra, ad ogni modo, si porta subito dopo oltre il doppio break, quando Scarratt al 47′ centra i pali dalla piazzola, per un penalty fischiato dall’arbitro francese per il mancato rispetto dei 10 metri. L’Inghilterra cambia passo palla in mano, ed alza la pressione anche al piede sul triangolo allargato azzurro. Al 51′, un calcio insidiosissimo costringe Magatti ad annullare la meta portando il pallone oltre. Calcio contro la mischia azzurra, e sulla penal’touche susseguente le inglesi arrivano sino a un cm dalla linea di meta con il carrettino, con le azzurre che poi difendono sul multifase furioso delle inglesi, con cariche corrosive, alternate a palle ben allargate, ma altrettanto ben difese dalle azzurre, anche con una serie di falli professionali, che costano il giallo a Barattin al 54′.
Nuova penal’touche, nuovo maul avanzante e palla allargata, sul lato chiuso, per Dow, che sembra poter schiacciare alla bandierina. Scarratt converte, ed al 56′ fissa il 3-27.
Cala l’intensità delle azzurre, che iniziano a far fatica nell’eseguire placcaggi efficaci. Inglesi che al 8′, così, vanno nuovamente oltre: splendida la corsa dell’ex 7s Mattherws, che appena oltre la linea dei 22 batte un paio di difensori con gambe splendide, come le mani per premiare il sostegno vincente di Millar-Mills, Scarratt trasforma al 58′, per il 5-34. Con i cambi, le ospiti trovano ulteriore nuova linfa, come sperato da coach Middleton: al 59′ risalgono il campo palla in mano, e Rowland finisce il lavoro, prima della conversione per il 41-3 di Scarratt. Sul restart, al 62′, palla subito allargata si su Poppy Cleall, che batte un difensore ed attiva la volata indisturbata di Dow, che va oltre per il 46-3, con Scarratt che fissa il 48-3.
Al 71′, giallo per Erika Skofca, prima della meta di Bryony Cleall, abile a finalizzare un drive ospite. Scarratt trasforma per il 55-3. Al 78′, ottava meta ospite, con MacDonald, prima del sigillo dalla piazzola di Scarratt, per il 62-3, e allo scadere pure la nona, griffata da Davies, per il 67-3.
Nel finale debutto per Gaia Maris ed Alyssa D’Incà, e 10′ brillanti di Francesca Sgorbini, notevole sul breakdown. Si chiude così con una sconfitta durissima l’esordio azzurro nel Sei Nazioni femminili, al termine di una gara dalle due facce, con le azzurre superbe nella prima frazione, in grado di avere eccellenti percentuali di possesso ed una buona capacità di avanzamento palla in mano, con più che valida lettura di quanto proposto dalla difesa, prima di sciogliersi sul piano fisico nella ripresa, concedendo nove mete complessive. Da rivedere anche il lavoro in rimessa laterale, in vista della sfida alla Scozia della prossima settimana.
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Il tabellino di Italia-Inghilterra – Sei Nazioni femminile 2021
Italia: 15. Manuela Furlan (c), 14. Aura Muzzo, 13. Michela Sillari, 12. Beatrice Rigoni, 11. Maria Magatti, 10. Veronica Madia, 9. Sara Barattin; 1. Erika Skofca, 2. Lucia Cammarano, 3. Lucia Gai, 4. Valeria Fedrighi, 5. Giordana Duca, 6. Ilaria Arrighetti, 7. Giada Franco. 8. Elisia Giordano
A disposizione: 16. Melissa Bettoni, 17. Gaia Maris, 18. Sara Seye, 19. Isabella Locatelli, 20. Beatrice Veronese, 21. Francesca Sgorbini, 22. Sofia Stefan, 23. Alyssa D’Inca
mete:
trasformazioni:
punizioni: Sillari
Inghilterra: 15. Ellie Kildunne, 14. Jess Breach, 13. Emily Scarratt, 12. Megan Jones, 11. Abby Dow, 10. Helena Rowland, 9. Leanne Riley; 1. Vickii Cornborough, 2. Amy Cokayne, 3. Shaunagh Brown, 4. Zoe Aldcroft, 5. Cath O’Donnell, 6. Alex Matthews, 7. Vicky Fleetwood, 8. Sarah Hunter (c)
A disposizione: 16. Lark Davies, 17. Hannah Botterman, 18. Bryony Cleall, 19. Harriet Millar-Mills, 20. Poppy Cleall, 21. Claudia McDonald, 22. Zoe Harrison, 23. Sarah McKenna
mete: Scarratt, Fleetwood, Dow (2), Millar Mills, Rowland, Cleall B., MacDonald, Davies
trasformazioni:
punizioni:
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