Contributi e settimane di raduno: le idee del tecnico e delle squadre del campionato inglese non combaciano
Oltremanica il caso, per ora tiene banco. Warren Gatland (e il Board dei Lions) e i club della Premiership uno contro l’altro. Motivo del contendere: contributi economici alle squadre e settimane di raduno dei giocatori con la selezione che poi andrà in Sudafrica a sfidare i campioni del mondo.
Warren Gatland-Premiership: è polemica sulle convocazioni dei Lions
La cosa più difficile da incastrare sembra essere quella relativa al calendario. La finale della Premiership 2020/2021 è infatti fissata per il 26 giugno, con il tour dei “Rossi” che invece dovrebbe iniziare il 3 luglio con la sfida agli Stormers (test senza caps) in quel di Cape Town. Gatland, che ha fatto capire che il gruppo scelto per andare nell’Emisfero Sud sarà di 36 unità (molto ristretto vista anche la situazione logistico-sanitaria), vorrebbe a disposizione i suoi uomini almeno due settimane prima dello start del tour, il che significherebbe che i giocatori qualificati, coi loro club, alla finalissima del Campionato Inglese dovrebbero o rinunciare ai Lions o rinunciare alla finalissima scudetto.
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Punto numero due, la questione economica. Qui Gatland centra meno: al lavoro ci sono infatti il Board dei Lions, i rappresentanti dei club e i membri dell’Associazione Giocatori della Premiership.
Quanti soldi spettano ai giocatori per il tour 2021 e quanti ne spettano ai club che forniscono loro tesserati alla selezione? Nel 2017 si trovò un accordo per una quota pari a entrambe le parti di 65.000 sterline a testa. Ogni giocatore ricevette la somma singola, che andava moltiplicata ai club in base a quanti elementi venivano convocati nei British & Irish Lions.
Oggi però la situazione è inevitabilmente cambiata ed è chiaro che nessuno vuole rimetterci trovando un’ideale “piattaforma” da cui ripartire. Si attendono sviluppi in entrambe le direzioni.
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