Uno dei giocatori più forti della storia: capitano nel Tour vinto in Nuova Zelanda dai Lions, mai sconfitto dall’Inghilterra
Il Galles e i British and Irish Lions perdono una delle loro Leggende, con la lettera maiuscola: il 16 aprile, all’età di 80 anni, è scomparso John Dawes, leggendario centro dei dragoni e della selezione britannica (ma non solo) che ha passato il pallone per l’ultima volta. Magari è un nome meno noto rispetto ai vari Gareth Edwards, Barry John o JPR Williams, ma al loro pari ha contribuito a scrivere la leggenda e la storia di questo sport.
Nato ad Abercarn il 29 giugno 1940, ha iniziato a giocare con il Newbridge RFC ma è soprattutto con i London Welsh che ha tracciato un segno a livello di club, sia da allenatore che da giocatore. In quell’epoca, negli anni ‘60 e ‘70 però per passare dalla porta della storia servivano grandi risultati con la Nazionale, e John Dawes ha messo insieme dei risultati unici a dire poco.
Ha esordito in maglia gallese nel 1964 contro l’Irlanda e fino al 1971 ha raccolto 22 presenze, sei delle quali da capitano. Il 1971 è stato il suo indiscusso anno di grazia, visto che da leader del Galles ha vinto il Cinque Nazioni con tanto di Grande Slam, ma non solo. Nell’estate di quell’anno ha guidato (da capitano) i British and Irish Lions nel Tour in Nuova Zelanda, il primo e (a oggi) l’unico successo della selezione britannica contro gli All Blacks con il risultato finale di 2-1-1 (un pareggio, come nel 2017, leggi qui per saperne di più). Ritiratosi a livello internazionale con la maglia del Galles, è stato comunque protagonista con i Barbarians: era infatti in campo nella leggendaria vittoria della selezione a inviti sempre sugli All Blacks del 1973, quella della “meta del secolo”.
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Chiusa la carriera da giocatore John Dawes divenne allenatore, e qui forse ha scritto pagine di storia ancora più incredibili: la “golden era” del Galles degli anni ‘70 è stata da lui marchiata in maniera irresistibile. È stato l’head coach dei dragoni dal 1974 al 1979, e in quel periodo ha vinto per quattro volte il Cinque Nazioni (75-76-77-79) con tanto di doppio Grande Slam (76-78). In mezzo è tornato anche con i Lions, questa volta come allenatore, perdendo però per 3-1 la serie contro gli All Blacks. Forse il suo record più incredibile è però un altro: né da giocatore né da allenatore ha mai perso una singola volta contro l’Inghilterra, affrontata in diverse occasioni a cavallo delle due decadi che lo hanno visto protagonista.
Phil Bennet, altro mostro sacro del rugby gallese, lo ha così ricordato alla radio della BBC: “Era un giocatore eccezionale. Magari non era il più veloce, ma sicuramente quello con il cervello più fino per giocare a rugby. Sapeva perfettamente cosa fare in ogni momento della partita, e oltre a tutto questo come persona era incredibile”.
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