I due sigilli di Furlan e Arrighetti, propiziati anche dal superbo lavoro, tra le altre, di Ostuni Minuzzi, Rigoni e Sillari
Al termine di una giornata in cui – quantomeno in termini di realizzazione – Francia ed Italia (alla seconda miglior performance della storia azzurra nel torneo, in termini di punti segnati, dopo i 45 messi a segno nel 2014 a Santa Maria Capua Vetere contro la Scozia, con doppietta di Rigoni anche in quel caso, la migliore in termini di mete a segno) hanno dato spettacolo, marcando rispettivamente 56 punti (con 8 mete) e 41 (con 7), la lista delle 4 marcature pesanti in lizza per il ‘Try of the Round‘ non poteva che essere democraticamente divisa tra transalpine ed italiane, con la presenza di 2 mete a testa per i due team “latini”.
Leggi anche: Rainbow Cup, tre regole sperimentali in prova nel nuovo torneo
Tra le 7 marcature azzurre, le 2 scelte per contendersi il titolo di meta della settimana (è possibile votare qui) assieme a quelle francesi di Boulard e Menager sono la seconda e la terza del pomeriggio dello Scotstoun, con le firme di Manuela Furlan ed Ilaria Arrighetti.
Il video delle due mete azzurre in lizza per il titolo di “Try of the Round”
Le meta di Manuela Furlan (0-12, 10′)
L’azione parte dentro la metà di campo offensiva scozzese, con il lancio in rimessa laterale, all’altezza dei 10 metri, di Skeldon. L’esecuzione è rivedibile, con l’ovale che schizza preda di una Lucia Gai super reattiva. Le azzurre leggono la situazione – come spesso accade propizia dopo un turnover – ed allargano subito l’ovale al largo con una trasmissione di buona qualità, con l’accelerazione decisiva che arriva con le ultime donne in piedi: Vittoria Ostuni Minuzzi, con la consueta leggiadria, batte il primo avversario ed attiva Michela Sillari, bravissima a gestire al meglio il due contro uno, aprendo la strada a Manuela Furlan sull’out di sinistra.
La capitana – che come si era già visto sabato scorso a Parma – è tornata nella brillante condizione atletica che sfoggiava prima del lungo stop a cavallo tra fine 2019 e 2020 – accelera, come succederà tante altre volte nel pomeriggio scozzese, ed è imprendibile per la difesa rivale, con i tentativi di recupero in extremis resi vani dalla corsa del trequarti del Villorba.
La meta di Ilaria Arrighetti (10-17, 40′)
Ilaria Arrighetti inizia e finisce il lavoro superbo di tutta la squadra: prima raccoglie l’ovale che rimbalza incontrollato dopo il restart azzurro, poi, dopo una serie di cariche decisamente efficaci degli avanti sul lato sinistro dell’attacco italiano, è schierata quasi in una sorta di mini-pod verticale con Sillari – ponendo quesiti irrisolti e irrisolvibili alla difesa scozzese -, quando Rigoni, da primo ricevitore in piede – con Madia assorbita nel punto d’incontro – allarga l’ovale appena dentro i 22. In una situazione di parità numerica, con Magatti e Ostuni Minuzzi che attraggono le attenzioni delle due scozzesi in difesa all’esterno, Sillari riceve e cambia angolo, ritornando all’improvviso verso l’interno del campo, mandando in tilt la linea scozzese, con due elementi che vengono di fatto assorbiti dal movimento del trequarti del Valsugana, e con Arrighetti che letta la situazione le corre alle spalle inserendosi a gran velocità nell’enorme buco creatosi, ricevendo il passaggio soffice della stessa Sillari ed arrivando oltre.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.