Il centro rinnova con Sale e prova a convincere Gatland a portarlo in Sudafrica
Manu Tuilagi ha firmato un nuovo contratto con i Sale Sharks, che lo legherà al club attualmente terzo in Premiership per altri due anni.
29 anni e 43 caps con l’Inghilterra, Tuilagi è arrivato agli Sharks alla fine della scorsa stagione con un accordo a breve termine, ma si è gravemente infortunato al tendine d’Achille lo scorso novembre.
Ora la sua riabilitazione è vicino al termine e il giocatore spera di poter dare man forte alla squadra per i playoff di Premiership che sembrano attenderli all’orizzonte.
Tuttavia Tuilagi ha anche un altro obiettivo, quello di mettersi a disposizione per sperare di poter essere selezionato da Warren Gatland nella lista dei 36 British & Irish Lions che voleranno in Sudafrica.
Riuscirci sarebbe davvero un’impresa: significherebbe una grande fiducia nei mezzi del giocatore da parte dello staff, ma la concorrenza per il ruolo di centro non è la stessa che c’è per altri ruoli, e Gatland è notoriamente un tecnico a cui piace avere in mezzo al campo un ariete che apra le difese.
Manu Tuilagi è già stato un Lion nel 2013, sempre sotto Gatland, in Australia. Per provare a tornare ad indossare la maglia rossa ha seguito un percorso di riabilitazione piuttosto particolare.
“Ho speso la maggior parte del lockdown a fare riabilitazione ma c’è sempre qualcosa da fare in casa o in giardino, soprattutto visto che ci siamo trasferiti tutti qui da poco” ha raccontato.
“Sono un grande appassionato di caffè e mi piace farlo il più perfetto possibile, ma come parte della mia riabilitazione ho anche imparato a ballare la salsa.”
“Non volevo che il mio percorso fosse solo chiudermi in palestra a rinforzare i polpacci tutto il giorno, quindi ho chiamato qualcuno per darmi lezioni di ballo e mi sono davvero divertito.”
È la moglie di uno dei suoi compagni di squadra ad avergli impartito lezioni, e Manu ha anche dato una piccola esibizione al club, dove ha continuato a recarsi quotidianamente non solo per la riabilitazione, ma anche per fare il caffè a tutti.
“È il collante dello spogliatoio – racconta il director of rugby degli Sharks Alex Sanderson – non solo fra i più esperti ma anche per i più giovani. Li trascina in mezzo al gruppo in modo che si sentano parte di qualcosa, del club e della cultura di squadra che stiamo costruendo.”
“Imparare la salsa come parte della riabilitazione è stato fantastico. Ora si è fissato con il ballo. Ha fatto un’esibizione davanti ai ragazzi e mi ha detto di non averci dormito la notta precedente. Ah, e fa dei gran bei caffè!”
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