Il coach delle azzurre riassume i temi in casa Italia a due giorni dal match che vale il podio nel Sei Nazioni 2021
Mancano due giorni al match contro l’Irlanda, che sabato assegnerà il 3° e il 4° posto all’interno del Sei Nazioni 2021, e in casa Italia la voglia di giocare il match contro le “Verdi” inizia a crescere.
A parlare, in video conferenza, di tutto quello che sta succedendo in casa azzurra è l’head coach dell’Italia Andrea Di Giandomenico, che si è così espresso su vari temi.
Sulla prossime avversarie: “L’Irlanda è una squadra verticale: veloce e diretta, contro la quale bisognerà giocare sulla pressione. In difesa vanno contenute non consentendogli di trovare ritmo e fasi avanzanti, che loro hanno come naturale attitudine, mentre in attacco la cosa che mi sento di dire, senza sbilanciarmi troppo, è che potremmo trovare spazi alle spalle della loro prima linea di aggressione”.
La gara vinta contro la Scozia: “Nonostante il largo risultato, non siamo riusciti a chiudere la partita con anticipo e questo ci ha portato a volte a cadere in momenti di disattenzione e indisciplina, con delle sbavature che sappiamo di dover eliminare e che siamo consci del fatto che si possano ridurre anche perchè a volte ci manca un po’ il ritmo gara in un contesto del genere, come ad esempio si può vedere quando le ragazze sono chiamate alla touche: un’area del gioco che richiede affiatamento e lavoro continuo”.
Più in generale sul gioco e sul gruppo: “Sappiamo che a livello internazionale i palloni di recupero molto spesso sono quelli che fanno la differenza nelle marcature, ma questo dev’essere inquadrato all’interno di un contesto più ampio. Un aspetto come le mini-unit ad esempio deve fare parte di un flusso di gioco che si basa sul movimento delle ragazze, perchè è quello che è preponderante: il gioco “comanda” sull’organizzazione, con quest’ultimo che dev’essere al servizio del primo”.
“Il segreto del gruppo? Non è solo nello stare bene insieme: la forza sta anche nel desiderio di raggiungere degli obiettivi condivisi. Stiamo facendo un percorso di crescita e consapevolezza all’interno del quale sappiamo anche che c’è da migliorare nella gestione delle gare e tutto questo non fa che alimentare il cammino”.
Infine sulla questione relativa all’inversione di campo fra Italia e Irlanda, con la sfida fra Azzurre e Verdi che inizialmente si doveva giocare a Parma, ma che si giocherà a Dublino: “Non conosco bene i protocolli rispetto a queste scelte per le quali a volte è difficile capirne le logiche. La cosa che ci interessa maggiormente però è quella di giocare: ci entusiasma e siamo concentrati su quello”.
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