Al Twickenham Stoop Francia battuta 10-6 al termine di una vera battaglia. A Glasgow la Scozia vince contro il Galles 27-20 e chiude al quinto posto.
Dopo il match dell’Italia a Dublino, il programma del Super Saturday del Sei Nazioni Femminile ci ha regalato altre due gare davvero emozionanti.
Le Red Roses si sono confermate campionesse (per il terzo anno consecutivo) battendo la Francia al Twickenham Stoop, mentre allo Scotstoun Stadium di Glasgow la Scozia si impone 27-20 contro il Galles e chiude il torneo al quinto posto.
Inghilterra-Francia
Nel primo tempo la gara resta in equilibrio pressoché totale, con le due calciatrici (Scarratt e Drouin) che si alternano dalla piazzola ma, in maniera piuttosto inusuale per loro, non riescono a trovare i pali.
Si arriva cosi all’ultima giocata della prima frazione prima che il tabellino si muova dallo 0-0 cui è rimasto inchiodato per quasi quaranta minuti. Poppy Cleall, oggi in campo al posto di Sarah Hunter, riceve l’ovale sui 5m avversari e va di prepotenza oltre la linea di meta francese. Scarratt (che poco prima era tornata in campo dopo aver passato un HIA) è precisa e manda le squadre a riposo sul 7-0.
Nella ripresa la gara segue lo stesso canovaccio della prima frazione ma è la Francia a mettere per prima punti a referto con Drouin (al secondo tentativo, dopo aver spedito un altro piazzato a lato un paio di minuti prima) al 45′, accorciando le distanze (7-3).
Le squadre, finora, si sono equivalse in termini di possesso (58% per le Red Roses, ma 54% ciascuna in termini di possesso nella metà campo avversaria) e territorio (50% ciascuna), commettendo entrambe qualche errore di troppo (forzato, spesso, dalla pressione portata dalle avversarie) e avendo concesso nove punizioni ciascuna all’avversaria.
La gara resta intensa e giocata su buoni ritmi e pur rimanendo equilibrata, les Bleues crescono col passare dei minuti, risalendo il campo, costringendo le inglesi a difendersi per lunghi tratti e il proprio pack sale in cattedra al 69′, conquistando una punizione potenzialmente importantissima.
La penal’touche funziona ma dopo qualche fase, la Francia perde possesso (intervento decisivo di Sarah Hunter) e l’Inghilterra può respirare. Al 73′ les Bleues accorciano ulteriormente lo svantaggio quando Drouin, nonostante il vento fastidioso, si incarica di calciare da distanza considerevole a punire l’ennesima punizione concessa dalle inglesi.
L’apertura francese è anche fortunata, perché l’ovale finisce prima sul palo, poi dentro per il 7-6 che ci regala un finale al fotofinish.
Quando les Bleues sono ad un passo dal completare la rimonta, e dovrebbero tenere i nervi saldi per l’ultimo assalto, subiscono il ritorno inglese e concedono tre punizioni consecutive, l’ultima delle quali Scarratt decide di calciare. La centro delle Loughborough Lightning non tradisce e allunga sul 10-6, con cui si chiude la gara.
Scozia-Galles
Il match dello Scotstoun Stadium di Glasgow chiude il programma di un’intensa giornata di rugby femminile. Scozia e Galles scendono in campo alla ricerca della prima vittoria nell’edizione 2021 del Torneo e per evitare, allo stesso tempo, di chiudere all’ultimo posto.
La Scozia, a differenza delle prima due gare, parte bene e trova il vantaggio al 5′ con la meta di Megan Gaffney ma anche il Galles ha qualcosa da dimostrare e si porta in attacco, mettendo per lunghi tratti pressione sulla difesa scozzese. Le padrone di casa restano piuttosto disciplinate ma concedono comunque qualche punizione che Wilkins trasforma in sei preziosi punti per il primo contro-sorpasso (5-6 al 25′).
Oggi la Scozia è però scesa in campo determinata e aggressiva e non si fa demoralizzare dall’uno-due messo a segno dalle avversarie, ributtandosi in attacco e trovando due mete (Kennedy al 28′, Belisle al 34′) grazie al grande lavoro delle avanti.
Le squadre vanno a riposo sul 17-6 ma il Galles accorcia di nuovo le distanze in avvio di ripresa con la meta di Neumann, brava ad eludere il placcaggio di Thomson e a battere in velocità il recupero di Gaffney. Wilkins è precisa dalla piazzola e porta le Dragone sotto (17-13), riaprendo la partita.
La Scozia non molla nemmeno stavolta, si riporta avanti, costringe il Galles all’indisciplina e sfrutta la maul (nata da penal’touche) per trovare la quarta meta del suo match. È Evie Gallagher, alla prima marcatura internazionale, a chiudere la maul dopo che Wassell si era intesa alla perfezione con Skeldon in rimessa. Nelson trasforma e riporta le Dark Blues avanti di undici lunghezze (24-13), allungando ulteriormente al 69′ con un piazzato (27-20).
Negli ultimi dieci minuti la Scozia tiene a bada la reazione gallese (con le ospiti che riescono però, con Caitlin Lewis, trasformata da Wilikins a trovare un’altra meta a tempo scaduto) e può festeggiare la prima vittoria casalinga dal 2017, prima vittoria in assoluto allo Scotstoun Stadium da quando è diventato la casa del rugby femminile scozzese nel 2018.
Allo Scotstoun Stadium finisce 27-20.
Matteo Mangiarotti
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