A margine della sfida di Donnybrook
“Ci è mancata forse un poco di esperienza, soprattutto in fase offensiva, ed in generale un maggiore equilibrio nel nostro gioco. Avremmo dovuto rimanere maggiormente sul piede avanzante per sfruttare al meglio la nostra capacità di giocare con efficacia ed in velocità negli spazi. Ovviamente non siamo contenti della prestazione, l’Irlanda ha vinto la guerra sotto il punto di vista del combattimento. Questo ci ha impedito avanzamento e di dare ritmo al gioco, le nostre avversarie hanno vinto battaglia territoriale e dominato sui punti d’incontro”, ha esordito, in conferenza stampa post partita, in quel di Donnybrook Andrea Di Giandomenico, head coach azzurro, commentando la sconfitta dell’Italia nella finale per il terzo posto del Sei Nazioni femminile, in casa dell’Irlanda.
“Specialmente nel primo tempo abbiamo subito la mancanza di possessi di qualità in particolare da rimessa laterale, nella ripresa abbiamo migliorato sotto questo punto di vista ma troppa imprecisione ci ha impedito di sviluppare nostro gioco. Pieno credito all’Irlanda per la vittoria, mi prendo la responsabilità per la non prestazione della nostra squadra”, ha proseguito, tornando su cosa non ha funzionato ed assumendosene le responsabilità, prima di esprimere un giudizio complessivo sulle tre settimane di lavoro, che hanno fruttato anche il largo successo in Scozia ed il k.o. interno con l’Inghilterra.
“Complessivamente abbiamo vissuto tre settimane di raduno e di lavoro molto positive, le ragazze hanno lavorato nel migliore dei modi e mi dispiace non essere riuscito a metterle nelle condizioni di disputare al meglio la gara contro le irlandesi. Centrale è stato il combattimento, da cui in questo sport non si può prescindere. Ed è un dato di fatto che oggi sotto questo punto di vista siamo state inferiori”.
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“L’Irlanda ha mostrato maggiore determinazione, noi abbiamo pagato i tanti errori commessi nella gestione della partita. Nel secondo tempo abbiamo evidenziato dei progressi in rapporto alla prima frazione di gioco, ci sono molti aspetti positivi del rugby espresso nella ripresa. Ripartiamo da quanto di buono abbiamo espresso e dal quarto posto con cui chiudiamo questo Torneo”, gli ha fatto eco Manuela Furlan.
“Abbiamo commesso errori che normalmente non fanno parte delle nostre prestazioni ed è difficile rimontare un avversario come l’Irlanda se lo si lascia allungare troppo nel punteggio. Siamo rimaste sorprese dalla loro partenza, ci hanno messo da subito sotto grossa pressione e non siamo state capaci di reagire immediatamente. Nel secondo tempo abbiamo provato maggiormente a usare il piede per uscire dalla pressione, resta il rammarico per non essere riuscite ad esprimere maggiormente come fatto nelle prime due partite” ha concluso la leader azzurra, comunque fiduciosa in ottica futura.
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