Entrambi impegnati in squadre capitoline, da capitani
Ieri è stato, per molte squadre del Top10 – quindi anche per i loro atleti -, l’ultimo giorno di scuola per il 2020/2021, con la chiusura della regular season, in attesa degli ultimi recuperi in programma nella prima metà del mese di maggio.
C’è qualcuno che, però, sui banchi ovali, il prossimo anno non ci tornerà, avendo chiuso ufficialmente la propria carriera nel rugby giocato. Si tratta dei due capitani delle squadre capitoline impegnate nel massimo campionato nazionale: Filippo Cristiano, flanker classe ’87 delle Fiamme Oro (con cui giocava ormai da 5 anni) – ex Zebre, Rovigo e Cavalieri, con un passaggio anche nell’Italia emergenti -, e Carlo Filippucci, flanker classe ’91, nonché capitano – e grande protagonista della salvezza in rimonta nel 2019, di cui ci parlò -, della Lazio, con cui ha vissuto undici stagioni di prima squadra.
Il saluto delle Fiamme a Filippo Cristiano
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Le parole d’addio di Carlo Filippucci
“Se ripenso agli undici anni trascorsi in questa che è la mia casa, la mia Società e la mia seconda famiglia mi vengono in mente tutte le persone con cui ho condiviso questo viaggio meraviglioso. Ringrazio la mia famiglia e la mia compagna Claudia, che con pazienza mi ha sopportato e supportato in questi anni. Ho avuto la fortuna in queste stagioni di avere molti compagni di squadra e la maggior parte di loro sono amici che porterò sempre nel cuore. Ringrazio oltre loro anche tutti i tecnici che mi hanno allenato, lo staff medico ed in particolare il fisioterapista che mi ha accompagnato per tutta la mia carriera Massimo Miressi. Un grande grazie a tutta la Società Lazio Rugby ed in particolare al Presidente Alfredo Biagini, che ci ha trasmesso sostenendoci in ogni occasione tutta la sua passione per questa squadra e questo sport. Sarà strano dalla settimana prossima alzarsi e non dover preparare la borsa pensando all’allenamento del giorno e alla partita del sabato. Continuerò ugualmente a frequentare il campo nello stesso modo come allenatore, una passione che sto portando avanti da alcuni anni parallelamente al mio percorso lavorativo nel campo dell’osteopatia. Vestire la maglia della Lazio per undici anni guidando questa squadra come Capitano è stato un onore e un privilegio che porterò sempre con me”.
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