Il fuoriclasse azzurro è tornato sul suo futuro in un’intervista rilasciata a l’Equipe
In una lunga intervista rilasciata a l’Equipe, Sergio Parisse – assente dal campo dal 27 marzo, unica apparizione peraltro dalla fine di gennaio, tra problemi al polpaccio e questioni legate alla situazione sanitaria -, oltre all’analisi della stagione del suo Tolone, a caccia di continuità per garantirsi i playoff (attualmente i mediterranei sono quinti – quindi dentro la post season, dove giocheranno le prime sei -, ma con grande pressione alle spalle), una campagna (di Top14) peraltro alla quale ha contribuito nei primi mesi dell’anno agonistico con 15 presenze (contando anche le tre di Challenge Cup ’19/’20), il fuoriclasse italiano è tornato sul suo futuro.
“Ho detto che avrei voluto giocare ancora una stagione, ed è un tema pure oggi di attualità. Le discussioni in tal senso sono in fase molto avanzata, ma il tutto verrà annunciata al momento adeguato, non oggi. Ci sono comunque forti chance che vesta la maglia del Tolone anche l’anno prossimo, ha spiegato Parisse, che, stuzzicato anche sul possibile doppio ruolo allenatore-giocatore (voce che è rimbalzato su numerosi media francesi di settore nelle ultime settimane), invece, si è espresso restando più sul vago, esprimendo un’unica certezza, legata al suo status da giocatore, pur esprimendo il desiderio futuro di allenare.
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“Ho sempre cercato di aiutare la squadra quando mi sono infortunato, anche ultimamente, per condividere la mia esperienza, le mie conoscenze, soprattutto per quanto concerne il lavoro in rimessa laterale. Ma il prossimo anno sarò un giocatore. Per la carriera da allenatore, invece, poi vedremo dove continuarla e come continuarla. In futuro comunque vorrei allenare, anche perché sono vicino alla fine della carriera da giocatore”, ha affermato Parisse.
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