Rainbow Cup: il Benetton espugna il Lanfranchi, Zebre sconfitte 20-25

Decisiva la meta di Halafihi nel finale, propiziata dall’accelerazione di Zanon

Zebre-Benetton ph. Massimiliano Carnabuci

Al Lanfranchi di Parma, Zebre e Benetton Rugby si affrontano nella seconda giornata di Rainbow Cup, nel quinto derby celtico degli ultimi 10 mesi. I primi minuti sono interlocutori, con le due squadre molto presenti con la linea difensiva – soprattutto i Leoni, con le Zebre che provano a giocare palla in mano un poco da tutte le posizioni –  con Meyer e Leavasa portatori principi -, senza riuscire a guadagnare troppi metri, con il pallone che staziona a lungo nella zona mediana del campo, tra le due linee dei 10 metri.

Al 12′, calcio libero in mischia contro le Zebre: Duvenage batte rapidamente e con un calcio profondo costringe le Zebre a battere una rimessa laterale sui 5 metri. Non c’è stabilità in chiusa, ed al terzo confronto nel frangente, in partita, arriva un calcio contro i Leoni, con le Zebre che battono così una penal’touche di poco fuori dai 22, non riuscendo tuttavia a concretizzare l’occasione. Al 23′, ennesima sanzione in chiusa, stavolta contro Alongi, proprio sulla linea dei 22 d’attacco delle Zebre, con Pescetto che centra i pali per il 3-0, prima di lasciare il campo, poco dopo, per un colpo alla testa.

Se le Zebre sono le prime a sporcare il tabellino del pomeriggio, la prima meta, invece, arriva sul fronte esterno: ottimo lavoro palla in mano di Cannone, superba corsa da primo ricevitore in piedi di Garbisi, che mette i suoi sul piede avanzante, prima dell’ottima trasmissione sin sull’out destro – con le belle mani di Zanon, Hayward e Brex – per il sigillo alla bandierina di Padovani. Meta trasformata da Garbisi, per il 7-3 al 30′.

Nel finale di tempo, tuttavia, le Zebre si riportano nella metà di campo avversaria, e dopo l’ennesimo fallo contro in mischia, i leoni restano in 14, per il giallo a Gallo. Dalla penal’touche che si genera, Els evita con un fallo professionale la meta, e guadagna a sua volta dieci minuti di stop (leoni in 13 v 15), con Piardi che assegna la meta tecnica per il 10-7 al 38′, con cui però non si va alla pausa lunga, perché l’indisciplina zebrata concede ai leoni un piazzato da posizione agevole, che Garbisi trasforma nel 10-10.

In avvio di ripresa arriva un calcio contro Mori, che, provando a bruciare Monty Ioane su un pallone che sta per finire in area di meta, spinge il collega azzurro senza palla e vanifica così un’ottima occasione per mettere pressione ai Leoni, una delle poche della ripresa per i padroni di casa, che a cavallo del 50′, concedono un paio di tenuti letali in zona rossa, il primo forzato da Riccioni, il secondo da Brex, che porta a una penal’touche sui 5 metri. Il lancio è sballato, le Zebre allontanano al piede, ma Hayward fa la differenza in contrattacco, batte un paio di uomini e riporta i suoi in zona rossa, prima di calciare per se stesso sul prosieguo dell’azione con un grubber insidioso, ma vedendosi annullare la meta che già pregustava, per il lavoro prezioso di Boni. Si torna però sul vantaggio, con Garbisi che manda a segno il 13-10 (52′), che dura poco, perché al 55′ Zuliani appena entrato è in fuorigioco, e concede a Canna il piazzato del 13-13.

Per 15′, il Benetton domina in territorio ed in possesso – sfiora la marcatura pesante con Brex e Tavuyara attivati sull’out e portati fuori in extremis dalla difesa ducale -, ed al 69′ piazza la zampata del sorpasso con Ruzza, in pick’n’go assistito da Herbst, andando oltre sotto i pali, dopo un lungo e corrosivo multifase. Garbisi trasforma per il 20-13, ma la reazione zebrata è gagliarda e permette ai ducali di imbastire un’azione dentro i 22 ospiti, con la palla trasmessa sin su Canna penultimo uomo sul lato sinistro, con il beneventano che finta il passaggio all’esterno e raddrizza la corsa, per la meta, trasformata, del 20 pari.

I Leoni, però, non si danno per vinti, e concretizzano nel finale la superiorità della ripresa. Situazione immediata di vantaggio, impressionante accelerazione di Zanon poco oltre la linea mediana, con il centro azzurro fermato solo sui 5 metri, punto d’incontro e palla rapida di Duvenage per Brex, che con belle mani allarga su Halafihi, che deve solo schiacciare per il sigillo della vittoria biancoverde, incamerata con un 25-20 che consente ai leoni di continuare a sognare in ottica Rainbow Cup.

Leggi anche: Super Rugby AU: Reds e Brumbies per il dominio

Il tabellino di Zebre-Benetton 20-25  –  Rainbow Cup

Zebre: 15 Michelangelo Biondelli, 14 Pierre Bruno, 13 Federico Mori, 12 Tommaso Boni (c), 11 Gabriele Di Giulio, 10 Paolo Pescetto, 9 Nicolò Casilio, 8 Renato Giammarioli, 7 Johan Meyer, 6 Potu Junior Leavasa, 5 Ian Nagle, 4 David Sisi, 3 Eduardo Bello, 2 Luca Bigi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Oliviero Fabiani, 17 Paolo Buonfiglio, 18 Matteo Nocera, 19 Leonard Krumov, 20 Iacopo Bianchi, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Carlo Canna, 23 Enrico Lucchin

mete: tecnci, Canna
trasformazioni: Canna
punizioni: Pescetto, Canna

Benetton: 15 Jayden Hayward, 14 Edoardo Padovani, 13 Ignacio Brex, 12 Marco Zanon, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Dewaldt Duvenage (c), 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro, 6 Riccardo Favretto, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Filippo Alongi, 2 Corniel Els, 1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Ivan Nemer, 18 Marco Riccioni, 19 Irné Herbst, 20 Sebastian Negri, 21 Manuel Zuliani, 22 Callum Braley, 23 Ratuva Tavuyara

mete: Padovani, Ruzza, Halafihi
trasformazioni: Garbisi (2)
punizioni: Garbisi (2)

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