Grande sfida in Nuova Zelanda. Nei padroni di casa prima partita stagionale per Ennor, negli ospiti niente Messam e McKenzie estremo
Sabato mattina a Christchurch si assegnerà il titolo del Super Rugby Aotearoa, con i Crusaders che vanno a caccia del bis dopo aver vinto l’edizione 2020. I rossoneri ospiteranno i sorprendenti Chiefs, nettamente la squadra dell’anno in Nuova Zelanda, in una sfida che potrebbe riservare tante sorprese. Guardando alcuni numeri però non dovrebbe esserci storia: i Crusaders non perdono un match casalingo di playoff da 24 partite, e hanno vinto tutte le sei finali disputate di fronte al pubblico amico. L’ultima vittoria Chiefs nella tana di Christchurch è datata 2016, quando vinsero 27-21. In stagione 1-1 il conto: 39-17 Crusaders all’andata, 26-25 Chiefs al ritorno.
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Per quanto riguarda la formazione scelta da Robertson, c’è un solo cambio nei 23 rispetto ai giocatori impiegati nell’ultima uscita ufficiale, il 29-6 rifilato ai Blues nella nona giornata del torneo. La modifica è però interessante perché vede l’inserimento in panchina di Braydon Ennor, trequarti All Blacks che è addirittura all’esordio stagionale. Il 23enne infatti si era rotto il crociato nel match Isola Nord-Isola Sud della scorsa estate, e a sorpresa torna ora tra i convocati. Sostituirà Mataele dopo aver giocato alcuni spezzoni di partite minori, e Robertson ha chiaramente detto che al momento la sua posizione è quella perché non è possibile togliere dal campo Fainga’anuku: “Sta giocando una stagione fantastica, è uno dei giocatori più in forma della nostra squadra”. Una grande scoperta per i rossoneri, che dalla panchina faranno partire anche Tamati Williams, giocatore che ha debuttato proprio contro i Blues ed è dunque alla seconda presenza: “Può giocare da entrambi i lati della mischia – dice Robertson – Pesa quasi 140 chili e porta enorme impatto fisico, ci darà molto, ne sono sicuro”.
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Per quanto riguarda i Chiefs sono invece tanti i cambi di formazione rispetto all’ultima partita, una sfida inutile contro i Blues visto che il biglietto per la finale era già stato staccato. Nella vittoria contro i Crusaders in stagione regolare la squadra del Waikato aveva schierato McKenzie a numero 10, mentre domani giocherà estremo: “Questo perché penso che la battaglia tattica al piede sarà importantissima – dice l’allenatore McMillan – Quindi penso che avere sia lui che Gatland in campo ci potrà aiutare visto che potrebbe esserci un clima molto umido”. Un reparto che sta dando enormi soddisfazioni ai Chiefs, ed è stato decisivo per essere in finale, è quello di terza linea. Jacobson-Boshier-Sowakula garantiranno lotta intorno al breakdown per tutta la partita. Le loro grandi prestazioni hanno convinto McMillan a spostare Brown dalla terza alla seconda linea. Non ci sarà spazio per Liam Messam e Tom Florence, tornati a giocare da poche settimane per coprire i buchi lasciati dai tanti infortunati: “Non è stata una decisione facile, ho scelto di portare Zane Kapeli perché mi ha dimostrato di essere in grande forma dopo aver giocato 60 minuti la scorsa settimana. Messam ha tanta esperienza ma in stagione ha giocato solo 25 minuti, sarà comunque con la squadra pronto a dare il suo sostegno”.
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