Il pilone del Benetton fa il punto della situazione a cavallo tra i due incontri con le Zebre
Al giro di boa della Rainbow Cup il Benetton si trova brillantemente in testa alla classifica, ma davanti c’è un derby fondamentale da affrontare. Una delle chiavi del match d’andata è stata la mischia, dove il Benetton ha sofferto e Marco Riccioni è stato costretto ad entrare già a metà del primo tempo per rimettere in sesto la situazione.
Proprio il pilone dei leoni e della nazionale ha analizzato una partita delicata ma fondamentale per il prosieguo di un torneo che sta prendendo una piega inaspettatamente positiva: «Mi aspetto una battaglia molto fisica, soprattutto davanti» – ha detto il 23enne, futuro “sposo” dei Saracens, a BEN tv -. «Un derby è sempre un derby e loro sono una squadra molto orgogliosa, in stagione hanno fatto bene e avranno voglia di riscatto. Noi veniamo da due vittorie consecutive e vogliamo continuare così. Si procede in maniera tranquilla e giocando di sabato c’è una settimana un po’ più lunga da gestire sui carichi di lavoro»
Non sarà certamente una partita facile, e questo lo sa anche Riccioni: la squadra di Bradley ha creato tante difficoltà, ma il Benetton è stato in grado di rispondere colpo su colpo anche in inferiorità numerica. Proprio il finale di primo tempo, coi leoni in 14 e poi addirittura in 13, è stato il crocevia del match: «Usciamo con molta confidenza dalla partita di Parma, perché giocando per quasi dieci minuti in 13 contro 15 siamo riusciti a non subire punti, anzi, ne abbiamo fatti tre. Siamo anche consapevoli di poter fare molto meglio rispetto al risultato di venerdì scorso».
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Non è solo il derby in sé ad essere importante. Treviso è al crocevia di questo torneo: un risultato positivo con le Zebre trasformerebbe le partite contro Connacht e Ospreys in due finali anticipate. Lo sa anche Riccioni, che però mantiene i piedi per terra e si concentra solo sulla partita di sabato e sul lavoro che c’è da fare: «In queste settimane stiamo curando molto i piccoli dettagli. Per mantenere l’asticella alta dobbiamo continuare ad allenarci come stiamo facendo in queste ultime settimane, stiamo lavorando molto bene e anche chi non è selezionato per la partita aiuta molto il gruppo e si allena come se dovesse scendere in campo».
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