Rainbow Cup: È di nuovo derby, la presentazione di Benetton-Zebre

Dopo il successo del Benetton, la mischia, la panchina e il triangolo allargato saranno le chiavi del secondo derby di Rainbow Cup contro le Zebre

Rainbow Cup: è di nuovo derby, la presentazione di Benetton-Zebre. Ph. Massimiliano Carnabuci

Rainbow Cup: è di nuovo derby, la presentazione di Benetton-Zebre. Ph. Massimiliano Carnabuci

Parafrasando una nota commedia di Eduardo de Filippo: i derby sono come gli esami, non finiscono mai. Quello di domani sarà il sesto in 10 mesi, probabilmente anche il più importante. Il Benetton è al giro di boa di un torneo iniziato per riscattarsi e che sta andando a gonfie vele, le Zebre hanno l’occasione di rimettere a posto la classifica e prendersi la rivincita. Non sarà facile però, perché se i leoni possono confermare in blocco i 23 che hanno trionfato venerdì scorso, Bradley è stato invece costretto a rivoluzionare la formazione dopo gli infortuni di Pescetto, Fischetti, Meyer, Nagle e Sisi, a cui si aggiunge il turno di riposo concesso a Bruno dopo la brutta botta in faccia presa nell’ultimo derby.

Quattro assenze fondamentali per il pacchetto di mischia zebrato, che dopo aver messo in grande difficoltà i trevigiani si ritrova completamente rivoluzionato. Bradley è costretto a rischiare schierando Bonfiglio-Manfredi-Tarus in prima linea, nella speranza di tenere duro nel primo tempo e potersi poi giocare il finale di partita con i più esperti Rimpelli, Bigi e Bello. Dall’altra parte, come già anticipato, i primi otto restano fondamentalmente gli stessi, con il solo Negri a sostituire Favretto che parte invece dalla panchina. Nuova occasione da titolare anche per Alongi, il più sofferente dei trevigiani nello scorso derby, chiamato a una prova di riscatto fondamentale per lui e per i suoi compagni. Treviso non può permettersi un’altra partita di sofferenza davanti, e il terzo successo di fila passerà inevitabilmente anche dal giovane pilone destro.

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Non è un caso, infatti, che entrambi gli allenatori abbiano optato per una panchina 6+2, con Ortis, Leavasa e Mbandà che verranno chiamati a rispondere agli ingressi di Herbst, Zuliani e Favretto. D’altro canto, le panchine saranno ancora una volta fondamentali: nel primo derby giocatori come Lucchesi e lo stesso Herbst hanno dato una scossa notevole alla partita, mentre nella ripresa le Zebre hanno gradualmente concesso sempre più possesso e territorio col passare dei minuti. Probabilmente è proprio per questo che Bradley ha deciso di tenersi in tasca delle carte che possano cambiare la partita come la già citata prima linea, l’aggressivo Leavasa e la fantasia di Carlo Canna, unico trequarti in panchina insieme all’utility Palazzani.

Proprio il reparto arretrato delle Zebre è quello che nasconde la maggiori incognite, in particolare l’impiego all’ala di Alessandro Fusco, solo alla terza presenza con la franchigia federale, solitamente schierato mediano di mischia ma dotato di rapidità e inventiva. Se con queste qualità riuscirà a sopperire alla mancanza di esperienza potrebbe essere un fattore determinante. Insieme a lui completano il triangolo allargato il solito Biondelli e D’Onofrio, chiamato ad una prestazione di sostanza dopo le ultime altalenanti uscite. La cerniera 11-14-15 sarà chiamata ancora una volta ad un lavoro durissimo per fronteggiare i pericolosissimi Ioane e Hayward, il solido Padovani e l’estro di Ratuva Tavuyara che sarà chiamato a partita in corso. Infine, ma non meno importante, sarà grande sfida in mediana: i leoni confermano la coppia Duvenage-Garbisi, dall’altra parte invece Bradley cambia del tutto e schiera Violi e Rizzi, anche lui chiamato ad una grande prova di maturità.

Le formazioni annunciate di Benetton-Zebre:

15. Jayden Hayward, 14. Edoardo Padovani, 13. Ignacio Brex, 12. Marco Zanon, 11. Monty Ioane, 10. Paolo Garbisi, 9. Dewaldt Duvenage (C), 8. Toa Halafihi, 7. Michele Lamaro, 6. Sebastian Negri, 5. Federico Ruzza, 4. Niccolò Cannone, 3. Filippo Alongi, 2. Corniel Els, 1. Thomas Gallo. All. Crowley
A disposizione: 16. Gianmarco Lucchesi, 17. Ivan Nemer, 18. Marco Riccioni, 19. Irné Herbst, 20. Manuel Zuliani, 21. Riccardo Favretto, 22. Callum Braley, 23. Ratuva Tavuyara

15. Michelangelo Biondelli, 14. Alessandro Fusco, 13. Tommaso Boni (C), 12. Enrico Lucchin, 11. Giovanni D’Onofrio, 10. Antonio Rizzi, 9. Marcello Violi, 8. Renato Giammarioli, 7. Lorenzo Masselli, 6. Iacopo Bianchi, 5. Mick Kearney, 4. Leonard Krumov, 3. Alexandru Tarus, 2. Marco Manfredi, 1.Paolo Buonfiglio. All. Bradley
A disposizione: 16. Luca Bigi, 17. Daniele Rimpelli, 18. Eduardo Bello, 19. Samuele Ortis, 20. Potu Junior Leavasa, 21. Guglielmo Palazzani, 22. Carlo Canna, 23. Maxime Mbandà

Ad arbitrare la contesa una quaterna tutta italiana, con Gianluca Gnecchi a dirigere insieme agli assistenti Federico Vedovelli e Filippo Russo. Il TMO sarà Matteo Liperini. Appuntamento alle 18.15 su DAZN per Benetton-Zebre.

Francesco Palma

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