Quando la reazione a una sconfitta sa essere piena di valori ovali e di futuro
E’ l’ultimo minuto di Crusaders -Brumbies, nel corso della prima giornata dell’inedito Super Rugby Trans-Tasman. A Christchurch la partita è in bilico: la franchigia australiana dopo essere stata sotto trova il modo di rimontare con una meta all’ultimo minuto.
Il punteggio recita 31-29 a favore dei Crusaders, ma i Brumbies hanno ancora la chance di pareggiare con una preziosa conversione affidata al piede di Noah Lolesio.
La pressione è palpabile: tutta la responsabilità è nei piedi del “kicker”. Il tempo intanto diventa “rosso”. Il mediano d’apertura parte nella sua rincorsa, impatta l’ovale…la palla parte nel suo viaggio verso i pali, ma va a spegnersi a lato della “H”.
Il sogno concreto di poter pareggiare contro i Crusaders sfuma. Lolesio è emotivamente distrutto, ma è qui che si capisce che i Brumbies non sono una squadra, ma una famiglia.
Tutti i componenti del team accorrono verso il trequarti iniziando ad abbracciarlo e a sostenerlo: un gesto incredibile che riporta subito alla mente di tutti i tifosi e gli appassionati i grandi valori del rugby.
Non solo una squadra: una famiglia (dal minuto 5:54)
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