L’head coach dei Crusaders, reduce dalla netta affermazione sui campioni australiani dei Reds, ammette il gap
Il secondo turno del Super Rugby Trans-Tasman ha sancito quello che il primo aveva celato, ma che in molti osservatori si attendevano: un gap apparentemente incolmabile fra le franchigie australiane e quelle neozelandesi partecipanti alla competizione.
Sul tema si è esposto in prima persona anche Scott Robertson, l’head coach cinque volte campione in diverse versioni del Super Rugby con i Crusaders, autori di una prestazione devastante contro i campioni al di là del mare, i Reds: un 63-28 che non lascia spazio a dubbi.
“Il Super Rugby Aotearoa è stato duro, brutale. I ragazzi dicono che è stato come giocare dei test matches – ha detto Robertson – Mi sarebbe piaciuto che le squadre australiane battessero qualcuna delle neozelandesi per rendere la classifica un po’ più bilanciata.”
“Però c’è un abisso, è davvero un gran peccato. Sarà davvero importante che nel resto della competizione il rugby australiano mostri ai suoi tifosi qualcosa in più.”
Anche Brad Thorn, coach dei Reds, ha detto la sua, rimanendo sulla stessa linea rispetto al collega e rivale. I Reds hanno chiuso il Super Rugby AU praticamente imbattuti, ma secondo l’ex All Black continuare a battere le altre franchigie australiane è di limitato beneficio alla sua squadra: “Ho detto tutto l’anno che abbiamo bisogno di giocare contro le neozelandesi se vogliamo migliorare.”
“Abbiamo preso un bel pugno in faccia, ma ora, seduti nel nostro spogliatoio non possiamo far altro che pensare che siamo proprio dove volevamo essere. Abbiamo bisogno di giocare contro questi, vogliamo affrontarli e vogliamo batterli.”
“Questa volta abbiamo trovato di fronte una squadra nettamente superiore e dobbiamo accettarlo, è un benvenuto al miglior livello del mondo, ora dobbiamo arrivare a poterli sfidare.”
Il Super Rugby Trans-Tasman ha finora fatto registrare un 10-0 in favore delle franchigie neozelandesi e un punteggio parziale complessivo di 416-214 con una media superiore ai 20 punti di scarto. E questo nonostante le sconfitte di misura di Brumbies e Force nella prima giornata.
La domanda ora è se le australiane riusciranno a risollevare la testa da questa Caporetto e alzare il proprio livello nel corso delle prossime giornate, o se ci aspetta un torneo spezzato in due pieno di partite senza molto da portare a casa.
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