L’apertura dei leoni elogia il grande carattere della squadra, ma sottolinea anche gli aspetti da migliorare e la necessità di acquisire maggiore costanza di rendimento
Gioia e soddisfazione, ma anche razionalità, autocritica e sguardo al futuro. In Paolo Garbisi ci sono tutti gli elementi di una vittoria chiave per il Benetton, capace di abbattere il tabù Connacht e di tornare a vincere contro la franchigia irlandese dopo 5 anni dall’ultimo successo. Un passo importante verso la finale – con gli Ospreys ultimo ostacolo da superare – ma anche un passaggio fondamentale per il percorso dei leoni.
L’apertura di Treviso e della nazionale analizza, su OnRugby, la sfida con la consueta lucidità: «Dovevamo fare un salto di qualità dopo la partita con le Zebre e lo abbiamo fatto. La chiave è stata il nostro carattere: affrontavamo una squadra strutturata, con ambizioni di finale e che è venuta al completo con voglia di vincere. Tutte le volte in cui, durante la partita, ci siamo rialzati dopo dei momenti difficili abbiamo dimostrato che siamo una squadra con un carattere incredibile e con una voglia di lottare encomiabile, soprattutto da parte dei nostri avanti. Questa cosa ha fatto la differenza».
C’è tanta felicità per una vittoria così importante, ma anche una visione d’insieme orientata ad analizzare in maniera critica la partita e soprattutto la propria prestazione. Garbisi ha mostrato carattere non lasciandosi condizionare dai primi errori al piede e mettendo dentro poi i calci che andavano segnati, soprattutto nel secondo tempo. Nonostante questo il 21enne non si lascia trasportare da facili entusiasmi, rimanendo concentrato sulle cose da migliorare: «Al piede per me è stata una serata negativa, non mi capitava da un po’. Per fortuna i punti che non ho aggiunto non sono stati determinanti. Sono contento della vittoria ma in settimana ci sarà da lavorare per tornare su percentuali ottime».
Al di là degli errori dalla piazzola si sono viste giocate molto interessanti da parte del 10 trevigiano, che però è pienamente consapevole di quanto sia importante tenere alta la propria percentuale: «Presto molta attenzione al mio gioco al piede, quindi non posso essere del tutto contento della mia prestazione. Avrei potuto aiutare la squadra molto di più, non sono riuscito a farlo e questo mi dispiace».
Ci sarà quindi tanto da lavorare in settimana, ma quello che resta adesso è una grande vittoria e una prestazione di livello. Esattamente tutto ciò che serviva all’ambiente. Anche in questo caso Garbisi, al netto della naturale e giustificatissima contentezza per il risultato, analizza con lucidità la situazione: «Sicuramente abbiamo giocato un bel match e stasera ci godiamo la vittoria, però le partite come quella di oggi devono cominciare ad essere la normalità. Dobbiamo fare queste prestazioni con continuità e questo dovrà essere il focus primario per il prossimo anno».
Le parole di Garbisi pongono l’accento su un concetto che ritorna in continuazione: alzare l’asticella e confermarsi. L’obiettivo per il futuro deve essere questo: per adesso c’è ancora una partita per dimostrare di aver fatto un definitivo passo avanti, e poi, se le cose dovessero andar bene, una finale da giocarsi.
Francesco Palma
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