Dopo una partita tiratissima la squadra di Casellato trionfa 23-20 al Plebiscito con la meta all’ultimo secondo di Carel Greeff, che porta il 13esimo scudetto a Rovigo.
Una finale incredibile, con un finale ancora più incredibile. La risolve Rovigo, la risolve Carel Greeff dopo un assalto all’arma bianca che ancora una volta, come contro Calvisano, porta la squadra di Casellato al successo. Il Petrarca di Marcato arriva a un passo dal titolo dopo un campionato straordinario, ma è mancato il guizzo finale contro una squadra che ha fatto valere esperienza, lucidità e cuore.
Al calcio d’avvio è Rovigo a prendere subito in mano il match: possesso e tante fasi, ma la difesa del Petrarca risponde molto bene sotto pressione. Menniti-Ippolito tenta il drop ma il pallone esce ampiamente a lato. Dopo 5 minuti di apnea i padroni di casa entrano in possesso dell’ovale senza però trovare avanzamento, affidandosi al piede di Lyle per mettere più volte in difficoltà gli avversari. All’8′ l’estremo inglese trova una gran rimessa laterale con il 50:22, sulla maul successiva il Petrarca sfonda e trova la marcatura alla bandierina con Cugini, nonostante l’ottimo tentativo di Trussardi che per un attimo è sembrato poter salvare tutto. Lyle trasforma per un 7-0 conquistato alla prima occasione utile.
Come in semifinale Rovigo si ancora alla mischia ordinata, che permette di conquistare calci di punizione e avanzamento: arrivati però in zona rossa la linea dei 22 diventa un muro. La squadra di Marcato difende, placca e aspetta il momento buono per mettere le mani e riconquistare l’ovale. Spesso dopo il recupero il pallone viene immediatamente calciato nella metà campo avversaria, segno di una scelta precisa di giocare più sul territorio che sul possesso. A complicare i piani arriva però l’uscita di Cugini, che costringe Carnio ad entrare molto prima del previsto.
La partita è molto intensa, Cioffi con una gran giocata innesca la fulminea ripartenza dai propri 22 di Rovigo: offload per Coronel che trova il sostegno di Trussardi e porta l’azione di nuovo nella metà campo del Petrarca che concede un calcio di punizione, trasformato da Menniti-Ippolito. Nemmeno il tempo di riprendere fiato che arriva però un penalty ingenuo, concesso per fuorigioco di Vian su una ricezione difettosa dal calcio d’inizio: Lyle è perfetto e riporta il vantaggio a 7 punti.
Dopo una prima parte senza falli la disciplina comincia a mancare da entrambe le parti. Menniti-Ippolito accorcia nuovamente con un calcio dalla linea dei 10 metri, poi Antl trova un buco splendido costringendo Tebaldi a commettere un fallo che gli costa il giallo. Rovigo a sorpresa gioca veloce e Ruggeri va a marcare in mezzo ai pali per il 10-13. Rovigo avrebbe ancora l’occasione di insistere, ma sugli sviluppi dell’azione d’attacco Trussardi commette un fallo evitabile cinturando al collo Broggin, con Mitrea che si limita al calcio di punizione. A tempo scaduto Rovigo guadagna un altro calcio da mischia ordinata, con Menniti-Ippolito che chiude il primo tempo sul 10-16.
Al via della ripresa il Petrarca suona la carica, Tebaldi con una gran giocata sfugge a Vian e manca per poco l’offload che avrebbe mandato in meta Bettin, grazie al gran placcaggio di Menniti-Ippolito e all’intercetto di Cioffi. Marcato tenta la carta Faiva, mentre i cambi in prima linea modificano – solo temporaneamente – gli equilibri in mischia, permettendo ai padroni di casa di guadagnare un calcio di punizione. Si va in touche e dentro i 22 il Petrarca sente l’odore del sangue, Tebaldi innesca le cariche degli avanti, poi si va di pick-go e infine il mediano di mischia apre su Faiva che marca in mezzo ai pali per il 17-16.
Rispetto alla prima frazione, i ragazzi di Marcato giocano per il possesso togliendo di fatto benzina al motore di Rovigo. L’errore del neo-entrato Borin sul calcio di Lyle regala una mischia pericolosissima dentro i 22: i rossoblù hanno però rimesso a posto le cose nel pacchetto e asfaltano la prima linea avversaria. L’ovale però è costantemente nelle mani del Petrarca, che con un altro multifase logorante mette alle corde la difesa rodigina, costretta a concedere il penalty del 20-16.
Gli ultimi minuti sono un assalto da parte di Rovigo, mentre il Petrarca difende senza andare a contendere nei punti d’incontro per creare maggiore densità sulla linea. I rodigini provano allora ad affidarsi alle fiammate di Antl per allargare il gioco. Il finale è per cuori forti: ci provano gli avanti, una volta, due volte, tre volte, poi Greeff sembra trovare l’angolo giusto con una grandissima carica. Mitrea si affida al TMO – che certifica il movimento unico del sudafricano nell’atto di marcare – e assegna, all’ultimo secondo, la meta che decide lo scudetto.
Il tabellino di Petrarca-Rovigo 20-23 – finale Scudetto ’20/’21
Petrarca: Lyle; Coppo, Colitti, Broggin, Bettin; Zini, Tebaldi; Trotta (cap.), Cannone, Catelan; Galetto, Bonfiglio; Pavesi, Cugini, Borean
A disposizione: Braggiè, Carnio, Mancini Parri, Beccaris, Ghigo, Navarra, Faiva, Panozzo
All. Marcato
Mete: Cugini, Faiva
Trasformazioni: Lyle (2)
Punizioni: Lyle (2)
Rovigo: Antl; Cioffi, Coronel, Uncini, Bacchetti; Menniti-Ippolito, Trussardi; Ruggeri, Lubian, Vian; Ferro (cap.), Canali; Swanepoel, Nicotera, Leccioli
A disposizione: Cadorini, Pomaro, Brandolini, Sironi, Greeff, Borin, Cozzi, Visentin.
All. Casellato
Mete: Ruggeri, Greeff
Trasformazioni: Menniti-Ippolito (2)
Punizioni: Menniti-Ippolito (2)
Arb. Marius Mitrea (Udine)
AA1 Andrea Piardi (Brescia), AA2 Matteo Liperini (Livorno)
TMO: Stefano Roscini (Milano)
Francesco Palma
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