Le parole del tecnico e del capitano della squadra padovana, arrivata a pochi minuti dal successo e battuta in extremis
Il Petrarca ha accarezzato la possibilità di vincere il Top10 fino agli sgoccioli della partita contro Rovigo. Il sorpasso è arrivato al fotofinish, facendo se possibile ancora più male. Delle forti emozioni vissute al Plebiscito ne erano testimoni entrambe le squadre, con tutti i giocatori commossi, chi in un senso e chi in un altro.
“Chi vince ha sempre ragione per cui mi complimento con il Rovigo, però fa tanto male perdere in questa maniera. Mancava veramente poco per farcela” si rammarica Andrea Marcato, intervistato da Il Gazzettino.
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Il capo allenatore, pur concedendo tutti i meriti al vincitore della contesa finale, lamenta da par suo l’essere arrivato a giocarsi il titolo con qualche infortunio di troppo, aggravato a sua volta dall’uscita precoce dal campo di Cugini, che si è dovuto fermare dopo appena un quarto d’ora.
“Sono orgoglioso di questa squadra e di quello che ha fatto. L’ho detto molte volte, ma mi ripeto: a inizio stagione nessuno ci indicava tra le migliori. Abbiamo lavorato duramente e con impegno, non ho nessun rimpianto”
“Samo all’inizio di un percorso. Strada facendo siamo migliorati molto, ma non è bastato. Di sicuro ci riproveremo. Adesso ci riposeremo un po’, è stata una stagione molto lunga, ma quando ripartiremo saremo carichi, convinti.”
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Il Petrarca chiude quindi la stagione con tre sole sconfitte in 21 partite tra stagione regolare e playoff, ma con due battute d’arresto nelle ultime tre gare. Una parabola in leggera discesa che comunque aveva portato la squadra a un passo dallo Scudetto.
Per questo il capitano della squadra padovana, Andrea Trotta, fa eco a Marcato: “Abbiamo disputato una grande stagione, peccato per l’epilogo. Ho parlato con tutti i ragazzi, ho detto loro che sono fiero di essere il capitano di una squadra così. Parole che ho pronunciato prima del fischio d’inizio della finale e che, ancora più convinto ho ribadito alla fine della gara.”
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