Dopo la vittoria dello scudetto i tifosi hanno accolto i giocatori come degli eroi, poi c’è stata la festa negli spogliatoi
Una vittoria folle come quella arrivata all’ultimo secondo della finale scudetto non poteva non essere accompagnata da una festa in grande stile. Al ritorno da Padova, i giocatori di Rovigo sono stati accolti come degli eroi da una città che è tornata a gioire dopo la vittoria del 2016 e l’ormai vendicata sconfitta nel derby del 2011, che assegnò lo scudetto al Petrarca.
La meta allo scadere di Carel Greeff ha scatenato l’entusiasmo della “città in mischia” che da sempre vive per il rugby e che dopo 5 anni è tornata a gioire per uno scudetto. La festa è cominciata con il bagno di folla in corso del Popolo, con i giocatori rossoblù che si sono goduti una vera e propria passerella per le vie di Rovigo. Poi i ragazzi di Casellato si sono dati appuntamento nello spogliatoio, dove i festeggiamenti sono andati avanti per tutta la notte: il coro del “Nessun Dorma”, di Pavarottiana memoria, intonato dai giocatori di Rovigo è stato uno dei momenti più alti della nottata.
Una festa meritata, dopo un successo che per tanti ha avuto il sapore di una rivincita. Proprio il giorno prima della partita Andrea Bacchetti aveva raccontato a OnRugby quanto fosse importante questa finale, dopo quella persa 10 anni fa, non solo per lui ma per tutto l’ambiente. A Rovigo si respira rugby, la partita della domenica è un evento al quale nessuno vuole mancare, e dopo tanta sofferenza e gli stadi chiusi per un anno e mezzo anche i tifosi rossoblù hanno potuto godersi – seppur in numero limitato – questa vittoria al Plebiscito. Tutti gli altri però, dopo aver assistito da casa, si sono comunque riversati nelle strade per festeggiare tra cori, urla e fumogeni.
Come riporta il Gazzettino di Rovigo, la notte di festa si è conclusa per alcuni a casa di Edoardo Lubian per una spaghettata alle 7 del mattino, per altri invece con una colazione al bar. In ogni caso, nessuno si è fatto mancare nulla, godendosi il momento fino all’ultimo. A causa delle restrizioni Covid si è trattato comunque di una festa in volume ridotto, con i giocatori che dopo la passerella si sono riuniti per festeggiare soltanto tra di loro. Per questo, martedì prossimo dovrebbe essere organizzata una festa vera e propria con un palco sistemato in Piazza Vittorio Emanuele, per concludere degnamente questa settimana di gioia.
A “minare” per un attimo il clima di festa ci sono state le dichiarazioni del coach Umberto Casellato, che dopo aver ringraziato e lodato i suoi ragazzi si è lasciato sfuggire delle frecciatine abbastanza forti sull’ambiente rodigino. Proprio per questo lo stesso Casellato ha annunciato cha a breve chiarirà meglio le parole pronunciate a caldo ai microfoni della RAI con una lettera aperta ai tifosi e alla città.
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