Alle 18.30 i leoni si giocano il primo trofeo internazionale della loro storia nell’attesissima finale contro i Bulls.
L’attesa è finita, direbbe il famoso telecronista calcistico Sandro Piccinini. Alle 18.30 tutte le parole di questi giorni lasceranno spazio esclusivamente al campo, alla palla ovale e ai protagonisti di una finale che rappresenta, comunque vada a finire, un traguardo storico per il Benetton. A Monigo si presentano i Vodacom Bulls, vincitori lo scorso anno del Super Rugby Unlocked e primi nel girone sudafricano della Rainbow Cup.
Dopo tanti anni di digiuno (l’ultimo successo nel Super Rugby “classico” risaliva al 2010) la squadra di Pretoria, sotto la guida di Jake White, ha saputo conquistare due importantissimi traguardi nel giro di un anno. La finale di Treviso rappresenta per loro un’altra possibilità di dimostrare la ritrovata competitività ad alti livelli, e non vorranno lasciarsela scappare.
Per contro, il Benetton ha dalla propria parte non solo il fattore casalingo (i biglietti sono andati a ruba) ma soprattutto la tranquillità di chi scende in campo senza nulla da perdere, con il solo obiettivo di dare il massimo e provare a portarsi a casa il trofeo. La pressione del risultato è tutta sui Bulls, che hanno il favore del pronostico ma non potranno certo presentarsi a Treviso con la certezza di aver già conquistato il titolo in partenza.
Come preventivabile alla vigilia, Crowley va sul sicuro e schiera gli stessi 23 che lo hanno portato fin qui. Prima linea da battaglia con Gallo, Riccioni e l’ex Corniel Els tallonatore, con il compito importantissimo di tenere duro contro una mischia molto forte come quella sudafricana. Nell’analisi di OnRugby si era parlato di quanto sarà importante reggere l’urto sul piano fisico e rallentare il più possibile i possessi dei Bulls, e infatti la terza linea Negri-Lamaro-Halafihi e la seconda Cannone-Ruzza sembrano disegnate apposta per questo, con l’ormai collaudata cerniera di centri Brex-Zanon a dare un ulteriore aiuto all’aspetto difensivo. Vietato sbagliare: ogni placcaggio mancato sarà un’occasione concessa ai sudafricani.
I leoni avranno però qualche carta da giocare anche dal punto di vista offensivo. I Bulls possono soffrire azioni portate con grande velocità e giocate che escono fuori dalle normali strutture offensive: come fatto notare da Andrea Masi, il Benetton ha giocatori in grado di farlo bene, e questo potrebbe mettere in difficoltà una squadra che – pur essendo devastante a livello offensivo – dietro ha mostrato qualche lacuna. Occhi puntati quindi sulla mediana Duvenage-Garbisi, chiamata ad unire ritmo e inventiva per sorprendere la squadra di Pretoria. Dietro ci si affiderà alla solidità di Padovani e alle giocate di Ioane e Hayward, che compongono un triangolo allargato che oltre a creare occasioni dovrà anche gestire il sempre pericoloso gioco al piede dei Bulls.
Infine, non va dimenticato quello che sarà l’apporto della panchina, soprattutto se i leoni dovessero riuscire a portare il match in bilico negli ultimi 30 minuti. Anche qui Crowley non cambia nulla, affidandosi alla fisicità di Herbst, alla fantasia di Ratuva Tavuyara e alla solidità di Braley e Barbini. Proprio quest’ultimo può rappresentare un jolly non da poco nell’economia del match: dal punto di vista fisico, Marco potrebbe soffrire l’impatto contro una squadra così, ma possiede anche le caratteristiche tecniche per sorprendere i carrarmati sudafricani. Infine, sarà fondamentale l’impatto del giovani al match: Zuliani è ormai una garanzia, ma buona parte di questa finale si giocherà sulla tenuta della giovane prima linea di riserva Lucchesi-Nemer-Alongi.
Di seguito, le formazioni ufficiali della finale Benetton-Bulls:
Benetton: 15 Jayden Hayward, 14 Edoardo Padovani, 13 Ignacio Brex, 12 Marco Zanon, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Dewaldt Duvenage (c), 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Corniel Els, 1 Thomas Gallo.
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Ivan Nemer, 18 Filippo Alongi, 19 Irné Herbst, 20 Manuel Zuliani, 21 Marco Barbini, 22 Callum Braley, 23 Ratuva Tavuyara
Bulls: 15 David Kriel, 14 Madosh Tambwe, 13 Marco Jansen van Vuren, 12 Cornal Hendricks 11 Stravino Jacobs, 10 Chris Smith, 9 Ivan van Zyl, 8 Marcell Coetzee (c), 7 Ruan Nortje, 6 Nizaam Carr, 5. Jan Uys, 4 Walt Steenkamp, 3 Mornay Smith, 2 Johan Grobbelaar, 1 Gerhard Steenekamp
A disposizione: 16 Schalk Erasmus, 17 Jacques van Rooyen, 18 Lizo Gqoboka, 19 Janko Swanepoel, 20 Muller Uys, 21 Zak Burger, 22 Clinton Swart, 23 Gio Aplon
Arbitro: Frank Murphy (Irlanda)
Assistenti: Andrew Brace, Eoghan Cross (Irlanda)
TMO: Brian MacNeice (Irlanda)
Appuntamento alle 18.30 per la finale Benetton-Bulls. Diretta tv e streaming su DAZN.
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