A due giorni dalla sfida con la Francia, l’allenatore degli azzurrini Massimo Brunello si concentra sul futuro
Il Galles sullo sfondo, la Francia all’orizzonte: Massimo Brunello analizza il passato recentissimo guardando già al futuro. Venerdì ci sarà la seconda partita del Sei Nazioni Under 20 contro i transalpini, affrontati già due volte quest’anno. L’head coach dell’Italia under 20 ha parlato ad OnRugby del match perso sabato e della prossima sfida contro i blues, ponendo l’attenzione sugli errori commessi col Galles ma anche sulle potenzialità e le possibilità di questa squadra, che scenderà in campo per giocarsela senza paura.
Sia contro il Galles, sia nei test con la Francia, la squadra ha mostrato ottime potenzialità ma non è riuscita ad arrivare al risultato. Cosa è mancato?
I ragazzi hanno un grandissimo potenziale, da questa annata possono uscire in futuro 4 o 5 profili interessanti, forse anche di più. Adesso però abbiamo poca esperienza di gioco e poco vissuto nei nostri campionati. Saltando tutta l’attività internazionale di under18 e in parte di under20 siamo stati penalizzati, non avendo questo know how di base. Con il Galles è stata una partita equilibrata e combattuta: la differenza l’ha fatta la disciplina, il nostro nervosismo e la nostra poca concretezza nel gioco al piede.
La sensazione è che ci fosse tanta, troppa frenesia…
È mancata la concretezza, che invece hanno avuto i gallesi. Chiaramente la loro è una squadra che si alimenta sugli errori degli avversari, rischia poco ed è ben organizzata nelle fasi statiche. Noi siamo stati superiori in alcune situazioni, come i primi 20 minuti, e in quelle fasi dovevamo concretizzare di più. Loro invece hanno sfruttato tutte le occasioni, dopo la meta tecnica si sono affacciati altre 2 volte nei nostri 22 e hanno fatto 6 punti: in totale hanno fatto 13 punti facendo poco, quando forse meritavamo di più ma questo fa parte del gioco.
Avete fatto fatica ad adattarvi al metro arbitrale (una 20ina i calci concessi, ndr)?
Non mi piace tanto parlare dell’arbitro, però ci dispiace per Drago che ha preso un giallo solo per aver incitato un compagno e l’arbitro ha capito tutt’altro, non c’è stata nessuna offesa. È stato un episodio, però ci è costato 3 punti e 10 minuti in 14.
Hai parlato prima della superiorità dimostrata nei primi 20 minuti: la scelta di non piazzare è stata programmata prima o è stata presa al momento?
È stata una scelta concordata dal campo e dalla panchina. Ci stava, eravamo all’inizio e abbiamo visto che davanti potevamo essere superiori. Col senno del poi magari potevamo piazzare, ma credo che la scelta non sia stata così azzardata.
Riguardo alla Francia, con l’Inghilterra si è dimostrata stellare nel primo tempo, poi nel secondo non è praticamente scesa in campo. Come vi approcciate a un avversario così?
Ho detto ai ragazzi di focalizzarsi tanto su quello che facciamo noi. Ovviamente studiamo gli avversari, ma dobbiamo pensare a noi stessi. Sappiamo che con la Francia sarà una partita tosta a livello fisico, rispetto al Galles è una squadra che gioca molto di più e sollecita molto la difesa, quindi può metterti in pericolo in qualsiasi zona del campo. Prendono dei rischi che dobbiamo essere bravi a sfruttare, come quando a Tolone abbiamo fatto una meta di intercetto e un’altra rubando il pallone dentro i loro 22.
Riuscire a canalizzare nel modo giusto la cattiveria agonistica vista col Galles può essere la chiave contro una Francia che qualche problemino a livello mentale ce l’ha…
Sicuro, noi ci crediamo e andiamo in campo per provare a vincere ed essere competitivi. La carica agonistica è al primo posto. Hanno preso 5 mete nel secondo tempo, forse anche l’infortunio al capitano li ha penalizzati: sono cose che possono succedere anche a ragazzi con esperienza in Top14 come loro, non hanno ancora quel vissuto che li può portare a raddrizzare certe situazioni. Sarà una partita diversa perché si vedrà più gioco sia da parte loro che da parte nostra, rispetto al Galles.
Francesco Palma
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