‘Tourists’ che partiranno in serata alla volta della Rainbow Nation
Se sul fronte britannico, dopo la sfida nel weekend contro il Giappone, a tener banco è il tema infortuni – con la rinuncia forzata da parte di Warren Gatland a capitan Alun Wyn Jones ed a Justin Tipuric -, a meno di un mese dall’inizio della serie tra Sudafrica e British and Irish Lions, in casa Springboks torna a bussare con vigore lo spauracchio pandemico, con la Rainbow Nation che, ormai in pieno inverno, sta affrontando una nuova situazione sanitaria piuttosto critica, soprattutto nella regione di Johannesburg (dove sono in programma più o meno la metà delle gare del tour, ed anche la squadra di Nienaber se ne sarebbe resa conto direttamente sulla propria pelle.
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Nonostante, stando a quanto riportato da The42, tutti i componenti del team africano si sarebbero già vaccinati, la SARU ha comunicato ufficialmente che, infatti, tre componenti del gruppo dei convocati Springboks sono risultati positivi – in seguito a PCR test -, e tutta la squadra è andata precauzionalmente in isolamento annullando gli allenamenti in programma, in attesa che arrivino indicazioni chiare su come procedere da parte di un panel di esperti medici.
Il post twitter degli Springboks
🚫 The Boks cancelled Sunday’s training session in Johannesburg as a precautionary measure after scheduled testing returned three positive COVID-results
👉 More here: https://t.co/iMub3drpNv— Springboks (@Springboks) June 27, 2021
Una notizia, contestualmente allo scenario generale sudafricano, che a meno di una settimana dal debutto dei Lions in Sudafrica (il 3 luglio, contro i Lions di Johannesburg) porta nuove nubi sul cielo di un tour che allo stato attuale, ovviamente, è confermato, ma che – alla luce della fluidità del contesto – potrebbe anche subire variazioni spaziali (variazione della sede di alcune gare) e/o quantitative/temporali (sempre secondo The42 non sarebbe da escludere un piano di emergenza, con la disputa delle sole tre gare della serie vera e propria).
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