L’ex allenatore degli avanti dell’Argentina approda alle Zebre per allenare la mischia della franchigia italiana
Serviva un nome di peso per sostituire Andrea Moretti, approdato in nazionale dopo il lavoro svolto nell’ultima stagione alle Zebre, ed è arrivato: si tratta di Emiliano Bergamaschi, ex allenatore della mischia dell’Argentina ai mondiali del 2015, conclusi dai Pumas al quarto posto. Andrà ad arricchire lo staff di Michael Bradley, ricoprendo un ruolo fondamentale nell’ottica della prossima stagione zebrata.
L’italo-argentino, con una presenza nella nazionale maggiore argentina e finalista del mondiale di categoria con i Pumitas under 21, oltre ad aver allenato gli avanti dell’Argentina è stato anche nello staff dei Jaguares e ha guidato – come head coach – l’Argentina XV alla vittoria della UruCup. Al sito ufficiale delle Zebre ha dichiarato: «Innanzitutto, è un onore essere stato selezionato per allenare una squadra internazionale che partecipa ad una competizione di questo livello. Lavorare in uno staff con talento e grandi personalità sarà una bella opportunità di crescita che mi permetterà di portare la mia competenza ed esperienza nell’ambiente del club. Il trasferimento a Parma sarà anche un’occasione per me e la mia famiglia di vivere nella terra dei nostri nonni e apprendere la cultura italiana. Il mio principale obiettivo sarà innanzitutto quello di ricambiare la fiducia riposta nei miei confronti e le aspettative del club, ma anche quello di migliorare il gioco delle Zebre e la crescita dei giocatori nel massimo delle mie possibilità».
Queste invece le dichiarazioni del presidente Michele Dalai: «Siamo felici di accogliere Emiliano Bergamaschi e siamo sicuri che grazie alle Zebre potrà sfruttare questa grande opportunità di dimostrare anche in Europa e Sudafrica il suo grande talento e preparazione tecnica nell’allenare il reparto degli avanti. A nome del club do ad Emiliano un caloroso benvenuto nella famiglia delle Zebre. Bergamaschi è un allenatore con origini legate al territorio che le Zebre rappresentano, col quale vogliono continuare a radicarsi per poter accrescere il forte senso di appartenenza, prossimità e condivisione di valori».
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