I Weltwitchias si preparano a un “nuovo” debutto internazionale. Un solo obiettivo: vincere
A poco più di due anni dal kick-off della Rugby World Cup 2023 in Francia, nel weekend inizia (al netto dell’interlocutorio turno di ripescaggio a giugno, con il Burkina Faso che ha avuto la meglio di Camerun e Burundi) il percorso di qualificazione iridata anche nel continente nero, con l’Africa Cup 2021.
In campo, ad eccezione del Sudafrica Campione del Mondo in carica – impegnato nella serie contro i Lions, e già qualificato alla rassegna transalpina -, le dodici migliori squadre africane, suddivise in quattro gironi da tre team ciascuno. Le migliori due di ogni raggruppamento (dopo un round robin da tre giornate), poi, accederanno all’Africa Cup 2022: un tabellone, di 8 team, ad eliminazione diretta. Chi vince va in Francia, chi perde la finale va al torneo di ripescaggio.
Al via, ovviamente, anche la Namibia di Allister Coetzee – recentemente annunciato come head coach di Rovigo per le prossime tre annate agonistiche -, con l’ex Springboks che guiderà i Weltwitchias nel gruppo A, dove ci sono anche i padroni di casa della Costa D’Avorio (le tre sfide Namibia-Costa D’Avorio, il 3, Namibia-Madagascar, il 7, e Madagascar-Costa D’Avorio l’11 luglio si disputeranno tutte nel paese ivoriano) ed il Madagascar.
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Pe Coetzee sarà un ritorno sull’arena dei Test Match internazionali dopo 4 anni, dalla fine dell’esperienza con il suo Sudafrica. “È stata la mia prima volta in campo dopo tanto tempo, ecco perché la mia voce suona un po’ diversa. Ma mi sono goduto la sensazione di tornare sul rettangolo verde e lavorare con un gruppo di atleti estremamente carichi”; ha raccontato al canale ufficiale di World Rugby il coach dei namibiani, quasi “senza voce”, perché non più abituato a dare direttive sul rettangolo verde.
“Li ho incontrati per la prima volta sabato sera ad Addis Abeba, in Etiopia, dopo aver volato direttamente da Cape Town e la coincidenza (per la Costa d’Avorio) era lì. Non ho mai lavorato con nessuno dei giocatori o della dirigenza prima, ma è stato positivo il modo in cui ci siamo integrati. Il tutto sta andando bene”, ha concluso Coetzee, desideroso di scoprire le potenzialità del team, con l’obiettivo a lungo termine della Coppa del Mondo 2023 che passa anche da questo primo step, piuttosto agile ma comunque di grande importanza nella (ri)costruzione di un gruppo che non gioca assieme dal Mondiale nipponico.
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