Nipponici belli e divertenti a Dublino. In una partita pazza i padroni di casa portano a casa l’incontro per 39-31
L’ultima volta che Irlanda e Giappone si sono incontrate era a campi invertiti: si giocava a Shizuoka, era il 28 settembre del 2019 ed era in corso la Rugby World Cup. Vinse il Giappone 19-12, un vero e proprio shock.
Oltre 600 giorni dopo le due nazionali tornano ad affrontarsi sul campo dell’Aviva Stadium di Dublino e per i tifosi irlandesi, presenti per la prima volta sugli spalti aperti a capienza ridotta, la prima parte del match vinto poi 39-31 dalla propria nazionale è stato un rimembrare, un risentire quei giorni.
Un Giappone caparbio, coraggioso ma soprattutto veramente divertente, segna infatti 4 mete a Dublino e costringe un’Irlanda ampiamente rivisitata a dare fondo a tutte le proprie riserve per spuntarla.
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Il primo tempo in particolare è un bello spot per il gioco: a ogni azione corrisponde una reazione, con i nipponici che oppongono un rugby di movimento alla potenza muscolare di un’Irlanda che però inserisce anche qualche spunto di novità al proprio gioco, muovendo il pallone all’interno dei pod degli avanti.
Il centro Chris Farrell è il primo ad andare a segno, ma il capitano giapponese Leitch risponde prontamente. Dopo la pregevole meta dell’ulsterman McCloskey arriva la meta più bella del pomeriggio a firma di Timothy Lafaele, dopo un delizioso cross kick di Tamura per Fifita.
Proprio Fifita riporta in avanti il Giappone ad inizio ripresa dopo che l’Irlanda era riuscita a passare avanti proprio al quarantesimo esatto, prima del ritorno negli spogliatoi.
Il punteggio si stabilizza poco prima dell’ora di gioco sul 33-31 per i padroni di casa. Con il passare del tempo il Giappone perde un po’ di verve e subisce la maggiore fisicità degli avversari, ma non crolla mai verticalmente. All’Irlanda servono due piazzati di Joey Carbery per mettersi fuori pericolo e portare a casa la vittoria.
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Per gli amanti delle statistiche questa è la prima volta da 15 anni a questa parte che l’Irlanda segna e concede più di 30 punti in un test match. L’ultima volta era successo nel Sei Nazioni 2006 contro la Francia, che vinse 43-31 a Parigi.
L’Irlanda può essere soddisfatta della propria resilienza e della varietà mostrata dal proprio attacco. Il Giappone da par suo si conferma una squadra allenata in maniera straordinaria e pronta a far sì che l’exploit della Rugby World Cup non rimanga tale.
Irlanda: 15 Hugo Keenan; 14 Jacob Stockdale, 13 Chris Farrell, 12 Stuart McCloskey, 11 Jordan Larmour; 10 Joey Carbery, 9 Jamison Gibson-Park; 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan (c), 4 Ultan Dillane, 3 Finlay Bealham, 2 Ronan Kelleher, 1 Dave Kilcoyne
A disposizione: 16 Rob Herring, 17 Eddie Byrne, 18 John Ryan, 19 Ryan Baird, 20 Gavin Coombes, 21 Craig Casey, 22 Billy Burns, 23 Shane Daly.
Marcatori Irlanda
Mete: Farrell (8), McCloskey (26), Bealham (40), van der Flier (48), Stockdale (52)
Trasformazioni: Carbery (8, 40, 48, 52)
Calci di punizione: Carbery (62, 68)
Giappone: 15 Kotaro Matsushima; 14 Semisi Masirewa, 13 Timothy Lafaele, 12 Ryoto Nakamura, 11 Siosaia Fifita; 10 Yu Tamura, 9 Naoto Saito; 8 Kazuki Himeno, 7 Lappies Labischagne, 6 Michael Leitch (c), 5 James Moore, 4 Wimpie van der Walt, 3 Ji-Won Koo , 2 Atsushi Sakate, 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Masami Horikoshi, 17 Craig Millar, 18 Asaleli Ai Valu, 19 Jack Cornelsen, 20 Tavita Tatafu, 21 Kaito Shigeno, 22 Rikiya Matsuda, 23 Shane Gates.
Marcatori Giappone
Mete: Leitch (10), Lafaele (35), Fifita (43), Saito (57)
Trasformazioni: Tamura (10, 35, 43, 57)
Calci di punizione: Tamura (3)
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