L’allenatore delle Azzurre ci porta dentro le pieghe di un’estate dal sapore iridato
In continuo movimento. E’ un Andrea Di Giandomenico molto focalizzato quello che Onrugby ha intervistato direttamente dal raduno di Parma dove la sua Italia Femminile è impegnata nel primo ciclo di allenamenti verso l’obiettivo di settembre: il Torneo di Qualificazione ai Mondiali 2022.
Coach buongiorno, ti chiediamo subito di parlarci di Marta Ferrari, Francesca Sgorbini e Sara Tounesi, che non più tardi di un paio di settimane fa sono diventate campionesse di Francia con il loro club (Romagnat, ndr), questo che apporto può dare al gruppo azzurro?
“Tutti siamo molto contente per loro e appena sono arrivate in ritiro le abbiamo salutate con un applauso facendo loro i complimenti per quanto fatto. Il fatto che abbiano vinto arrivando sino in fondo a un lungo percorso ci permette di avere da un lato delle giocatrici che in un’importante misura sono riuscite ad accumulare quel minutaggio o, se preferite, il ritmo partita in un’annata certamente non facile, dall’altro un tris di giocatrici che, pur non partendo da favorite nel torneo che hanno disputato, hanno fatto vedere a tutte e a tutti che il lavoro paga e questo in una certa capacità di consapevolezza mi ha ricordato un po’ quello che a volte è riuscita a fare la nostra nazionale”.
Parliamo un po’ di programmazione: il focus ovviamente non può che essere rivolto a settembre, quando dovrebbe iniziare il Torneo di Qualificazione ai Mondiali 2022…
“Assolutamente si, vogliamo arrivare a quel momento al massimo delle nostre potenzialità e infatti questo raduno sarà solo il primo di una serie di incontri a cadenza bisettimanale che pensiamo possano aiutarci a raggiungere il nostro focus.
Ci dispiace che in generale non ci sia stata chiarezza intorno all’evento, non lo neghiamo, anche perchè arriva dopo un anno e mezzo di rinvii, ma tant’è: non dobbiamo sbagliare nulla”.
Una curiosità tecnica: dalla fine del Sei Nazioni Femminile 2021 non è poi passato così tanto e nel frattempo di rugby, un po’ a tutti i livelli, ne stiamo vedendo. C’è qualcosa che vorresti trapiantare nella tua nazionale?
“Devo dire che sto iniziando a raccogliere partite e dati relativi a questo periodo ovale e insieme allo staff stiamo cercando di capire cosa poter provare e cosa dover scartare. Nelle prossime settimane faremo dei tentativi a vari livelli su varie soluzioni per cercare di aggiungere qualcosa di nuovo al nostro ventaglio di scelte in campo”.
Ultima domanda: qual è l’ingrediente che non dovrà mai mancare in questi ritiri?
“Insieme al nuovo preparatore atletico Flavio Di Giorgio stiamo cercando di coniugare una soddisfacente condizione fisica e una capacità tecnica e prestativa assai rilevante. La programmazione sarà inevitabilmente densa ed è per questo che l’aspetto su cui non possiamo “barattare” nulla sarà quello strategico. Nelle partite nelle quali le ragazze saranno chiamate a scendere in campo dovremo fare le scelte giuste cercando di sbagliare il meno possibile: dovremo vincere il più possibile, fare delle partite importanti stando a contatto con le avversarie ma non riuscendo a imporci ci costerebbe carissimo. Di chance all’interno di queste sfide non ce ne sono tantissime, noi dovremo sempre concretizzarle”.
Michele Cassano
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