L’allenatore dei Crusaders ha vinto cinque titoli tra i vari Super Rugby, costruendo una squadra semplicemente leggendaria
Quando l’allenatore più vincente dell’ultimo lustro firma un nuovo contratto è sempre una notizia: Scott Robertson, reduce da cinque titoli consecutivi tra Super Rugby (vecchio) e Super Rugby Aotearoa, resterà ai Crusaders fino al 2024. O meglio, forse fino al 2024. Con ordine però: Robertson non ha mai fatto mistero di puntare alla panchina degli All Blacks, attualmente occupata da Ian Foster. A meno di un complicato (da immaginare) crollo dei neozelandesi nel prossimo Rugby Championship Foster resterà alla guida della nazionale fino alla Coppa del Mondo 2023. Dopo la prossima edizione del Mondiale, se Robertson non otterrà il ruolo di capo allenatore degli All Blacks avrà la facoltà di uscire dal contratto con i Crusaders, come confermato da lui stesso per via di una clausola inserita nel contratto. “Se non otterrò quel lavoro c’è una clausola di uscita dopo il 2023, ma se voglio restare qui posso farlo. Questo accordo è frutto della lealtà che c’è tra me e i Crusaders, ed è anche il motivo per il quale c’è voluto un po’ di tempo per firmarlo”.
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Il 46enne Robertson resterà dunque alla guida dei rossoneri, che ovviamente punteranno subito a tornare sul trono dei vincitori dopo essere arrivati terzi nell’ultimo Super Rugby Trans-Tasman, in un percorso che potrebbe portare “Razor” a diventare l’allenatore più vincente della storia della selezione di Christchurch. Gli mancano quattro vittorie per superare Todd Blackadder e diciotto per battere Robbie Deans e diventare il numero 1, ma quello che fa più spavento è il rendimento complessivo: 71 vittorie, 4 pareggi e solo 9 sconfitte, quando i due colleghi poco fa citati ne hanno riportate 40 e 30. Tutto questo vale ancora di più se riparametrato con il dato relativo alle partite tra squadre neozelandesi, senza dubbio le più pericolose rivali: 36 vittorie e 8 sconfitte.
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