Gli squali vanno al riposo in parità. Poi i Lions ruggiscono e dominano ma l’apertura scozzese desta grande preoccupazione
I 40 punti di distacco del 31-71 con cui i Lions hanno superato gli Sharks raccontano un match più semplice di quello che è stato realmente. Basti pensare che a fine primo tempo il risultato era di 26 a 26 con i padroni di casa bravi a realizzare tre mete su altrettanti errori difensivi individuali degli uomini di Gatland.
La svolta del match si è avuta al 46esimo minuto quando Jaden Hendrikse è stato espulso per una gomitata alla testa di Liam Williams concedendo così superiorità numerica e partita ai Leoni che alla fine del match hanno marcato la bellezza di 11 mete con Harris, George (2), Van der Merwe, Beirne (2), Conan, A Watson (2), Curry e Elliot Daly eletto Man of The match al termine degli 80 minuti. A cui vanno aggiunte le 8 trasformazioni messe a segno da Dan Biggar.
Ma anche dal raduno dei British and Irish Lions, così come da quello degli Springbok che hanno i loro grossi problemi, arrivano notizie non del tutto confortanti. Dopo che Gatland è stato costretto a cambiare la formazione all’ultimo momento a causa di un problema gastrico occorso a Maro Itoje, è Finn Russell che desta grosse preoccupazioni. L’apertura scozzese potrebbe infatti essere costretto ad abbandonare la squadra per un piccolo ma fastidioso strappo al tendine Achille.
A dirlo è Warren Gatland affermando che Russell, 28 anni, non sarà disponibile almeno fino all’inizio della serie e che: “Se farà buoni progressi, lo valuteremo in futuro. In caso contrario, c’è la possibilità che possa tornare a casa”.
Il coach neozelandese intanto ha già provveduto a chiamare Marcus Smith come copertura per Russell che insieme a Dan Biggar è l’unico altro mediano d’apertura di ruolo a disposizione dei Lions, che hanno comunque anche Owen Farrell che ha collezionato meta delle sue presenze in nazionale in quello spot.
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