Il Director of Rugby dei campioni del mondo fa il punto della situazione in casa Springboks
Qualcuno fra i media britannici lo ha già ribattezzato “lo scherzetto”. Di cosa si sta parlando? Della formazione del Sudafrica “A” per il Test Match contro i British & Irish Lions.
In principio questa doveva essere una partita di warm-up contro una versione “Emergenti” (per dirla all’italiana, ndr) degli Springboks, ma poi…
E’ successo che i campioni del mondo non sono riusciti a giocare il secondo Test Match che avevano in programma contro la Georgia e quindi per mettere minuti nelle gambe e nelle mani sono dovuti ricorrere a questo “artificio”: schierare un complessivo di 18 giocatori iridati nella line-up che mercoledì 14 luglio al Green Point Stadium di Città del Capo sfiderà la squadra di Gatland.
Rassie Erasmus spiega le scelte di formazione del Sudafrica “A”
“Prima di tutto: dal punto di vista medico, stiamo bene. E’ due giorni che i nostri tamponi, dopo le positività della scorsa settimana, ci restituiscono risultati negativo. Abbiamo ulteriormente irrigidito le condizioni della nostra bolla e stiamo iniziando a prepararci per le gare che ci attendono”.
“La formazione del Sudafrica “A”? Non potevamo fare altrimenti, anzi. Per noi sarebbe l’ideale giocare due partite di riscaldamento e stiamo valutando di sfidare i Bulls sabato prossimo. So che questo non darebbe fastidio a Warren Gatland e al suo gruppo di giocatori. Stiamo cercando di capire come muoverci: ci spero, sono fiducioso. Infondo anche a British & Irish Lions converrebbe, per quanto riguarda lo spettacolo e l’importanza del risultato, affrontare degli Springboks al massimo”.
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