Uno sguardo al gruppo a disposizione di Michael Bradley
Aspettando che con il ritorno di tutti i Nazionali, il raduno ducale in vista della prossima annata agonistica – tra United Rugby Championship e Challenge Cup – prenda il via a pieno regime la prossima settimana, diamo uno sguardo alla rosa attuale delle Zebre.
Partendo in tal senso dalle linee guida tracciate recentemente dal presidente Michele Dalai, che nelle scorse settimane si era così espresso sul tema: “Le Zebre si stanno attrezzando per affrontare l’URC in modo razionale, nel rispetto del nostro budget, ma seguendo anche la nostra linea di pensiero in termini di sviluppo. Continueremo a puntare sui migliori giovani italiani del Top10, per portarli ad un livello più alto e presentarli alla Nazionale nelle condizioni che permettano loro di competere. Ma vogliamo anche vincere qua, con la franchigia. E per questo serve qualche innesto di giocatori di esperienza che alzino il livello, ed arrivare così ad un gruppo composito che possa essere sempre nelle migliori condizioni possibili nel corso della stagione. Lo scossone societario ci ha costretto a lavorare un po’ in ritardo, ma l’impegno in tal senso (nella costruzione della rosa, ndr) è massimo”.
In attesa dunque che si sblocchino altre operazioni in entrata (si parlerebbe da tempo del possibile approdo a Parma di Cristian Stoian ed Alessandro Fusco) e che vengano definiti – con i nuovi parametri su cui sta lavorando Franco Smith, come spiegato sabato in conferenza stampa dal presidente federale Innocenti – i “permit player” per il ’21/’22, nonché di comprendere se e come potranno essere utilizzati dalla franchigia federale i ragazzi dell’Accademia Nazionale, che dovrebbe trasferirsi a Parma, Michael Bradley ed il suo staff (Fabio Roselli ed Emiliano Bergamaschi) possono ufficialmente contare su 40 atleti, un numero piuttosto risicato – soprattutto in alcuni ruoli -, che andrà necessariamente incrementato nelle prossime settimane, considerando anche i diversi giocatori attualmente infortunati.
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Per rendere concretamente l’idea degli acciaccati, Giosuè Zilocchi dovrebbe tornare disponibile per settembre, Enrico Lucchin e Daniele Rimpelli per l’inizio di novembre, mentre Paolo Buonfiglio e Johan Meyer saranno difficilmente della contesa prima di dicembre 2021/gennaio 2022. Senza dimenticare l’incognita legata a Tommaso Castello, che non gioca una gara ufficiale dal marzo 2019.
Al netto di considerazioni sulla qualità, quindi, soffermandoci sulla quantità appaiono così abbastanza corti alcuni reparti, come quello dei centri (Mori, Boni e Bisegni, a sua volta al rientro sono i tre punti di riferimento attuali), della seconda linea (tra i quattro elementi presenti, due – Zambonin e Venditti – sono alla prima reale esperienza celtica) e della terza linea, dove in assenza di Meyer, sono solamente sei gli abili ed arruolabili (Giovanni Licata, Jimmy Tuivaiti, Iacopo Bianchi, Renato Giammarioli, Maxime Mbandà e Junior Leavasa). Così come il ruolo di pilone sinistro, con i soli Fischetti e Lovotti subito pronti alla battaglia.
La rosa attuale delle Zebre Rugby ’21’/’22
Prime linee
Piloni destri
Eduardo Bello
Giosuè Zilocchi
Matteo Nocera
Piloni sinistri
Andrea Lovotti
Danilo Fischetti
Daniele Rimpelli
Paolo Buonfiglio
Tallonatori
Massimo Ceciliani
Marco Manfredi
Luca Bigi
Oliviero Fabiani
Seconde linee
Gabriele Venditti
Andrea Zambonin
David Sisi
Leonard Krumov
Terze linee
Giovanni Licata
Jimmy Tuivaiti
Iacopo Bianchi
Renato Giammarioli
Maxime Mbandà
Johan Meyer
Junior Leavasa
Mediana
Marcello Violi
Guglielmo Palazzani
Nicolò Casilio
Carlo Canna
Antonio Rizzi
Paolo Pescetto
Centri
Tommaso Castello
Giulio Bisegni
Tommaso Boni
Enrico Lucchin
Federico Mori (contratto federale)
Triangolo allargato
Mattia Bellini
Gabriele Di Giulio
Giovanni D’Onofrio
Michelangelo Biondelli
Pierre Bruno
Junior Laloifi
Jacopo Trulla
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