Decide lo strepitoso primo tempo degli Springboks, con i britannici che nella ripresa arrivano a un centimetro dal successo
Era stato presentato come il quarto test match della serie tra Sudafrica e Lions e non ha certo deluso: lo scontro di metà settimana tra il Sudafrica “A” e i British and Irish Lions ha offerto 80 minuti di lotta feroce e spettacolo, con un successo decisamente importante della squadra di casa che mette un bel punto fermo a proprio favore, soprattutto a livello mentale. La sfida di Città del Capo è partita in maniera quantomeno “particolare”, visto che Warren Gatland è stato costretto a ridisegnare la sua formazione a poco dal via: Josh Adams, designato come estremo titolare, ha dato forfait per assistere via Zoom alla nascita del suo primo figlio. Fuori lui, dentro Liam Williams e Watson spostato ad estremo.
La partita, che vedeva il Sudafrica “A” come seconda squadra solo di fatto (ben 18 i Campioni del Mondo in campo), ha dato subito dimostrazione di essere assolutamente vera. Partenza di fuoco dei padroni di casa, subito molto aggressivi e già avanti al quinto. Per fortuna dei Lions solo di tre punti grazie a un piazzato di Steyn, fischiato dall’arbitro Peyper dopo che Watson aveva trascinato i piedi di Nkosi fuori per qualche centimetro togliendo una meta all’ala dei Boks. Il vantaggio precedente porta al vantaggio, che si allarga fino al 10-0 sette minuti dopo: Lions avanti, Etzebeth oscura la vallata a Farrell stoppandogli un calcio appena fuori dai 22 e dando il via alla ripartenza dei suoi trequarti, con De Allende che lancia ancora Nkosi questa volta senza concorrenza. Meta e Steyn sempre perfetto dalla piazzola. Si continua su note decisamente molto fisiche, i britannici riescono a rispondere al minuto 27 con Farrell dalla piazzola, ma basta poco per assistere all’ennesima perla della carriera di Cheslin Kolbe. L’ala dei Boks recupera un calcio di allontanamento nella propria metà campo e si lancia in uno slalom dei suoi, assorbendo e battendo la difesa Lions (soprattutto bruciando Daly) per poi scaricare un perfetto offload per la corsa del capitamo Am, il quale deve solo accelerare fino in fondo. 17 a 3 sul tabellone e gara che pare un piano inclinato in direzione Sudafrica, ma nel finale di primo tempo due falli consecutivi di De Klerk e Van Staden lasciano gli Springboks in 13. Occasione ghiottissima per i Lions, che col cronometro rosso della prima frazione vengono però fermati sulla linea da un “doppio movimento” e vanno così al riposo sotto di 14.
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Bastano però tre minuti di ripresa per riaggiustare un minimo il punteggio. I britannici partono a fuoco si rimettono nei 22 avversari, da un calcio di punizione sui 5 metri esce una serie di pick and drive che porta alla segnatura del gallese Wyn Jones per il -7. Un punteggio che cambia al 50esimo con il piazzato di Farrell che fissa il 17-13, riaprendo completamente i giochi. Tanti i cambi, coi padroni di casa che fanno entrare dalla panchina fior di campioni (al pari ovviamente dei Lions) ma che rischiano l’incredibile al minuto 58. Lunga azione Lions, ben 13 fasi di pura profondità in attacco aprono il lato sinistro aggredito da Rees Zammit, il quale viene placcato ma sembra poter arrivare a schiacciare il pallone. Peyper vuole rivedere al TMO e si nota ancora una volta un doppio movimento, con l’ala del Galles che nel primo tentativo arriva cortissimo, questione di centimetri, non riuscendo a firmare il sorpasso da parte dei suoi. Gli ultimi 20 minuti poi non hanno offerto molte emozioni, se non un raro calcio sbagliato da Steyn, con la gara che è così rimasta aperta fino alla fine ma senza più cambiare padrone. Finisce 17-13 per il Sudafrica “A”, con i Lions che torneranno in campo sabato per sfidare gli Stormers.
Video: gli highlights di Sudafrica “A” – British and Irish Lions:
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