La seconda linea dell’Inghilterra e dei Lions racconta di sé e del suo capitano Alun Wyn Jones in vista del match di Sabato
La formazione annunciata da Gatland per la prima sfida tra Lions e Sudafrica vede nella coppia di seconde linee Maro Itoje-Alun Wyn Jones una delle chiavi del match. Del resto, non potrebbe essere altrimenti: uno è tra i giocatori più determinanti degli ultimi anni, l’altro è una leggenda. Entrambi hanno rischiato di non esserci per problemi fisici, in particolare il gallese, ma Sabato saranno in campo pronti a dare battaglia. Proprio Itoje, in un’intervista a Planet Rugby, ha parlato di sé e del suo compagno di squadra e capitano nei Lions:
«Alun Wyn sembra un 24enne, non so quale metodo di recupero stia usando ma gli stanno persino ricrescendo i capelli. È un uomo di grande esperienza, è il capitano del tour e ha quel tipo di presenza necessario per esserlo. Riaverlo qui è fantastico, non vedeva l’ora di tornare e fare tutto il possibile per il successo del tour»..
Itoje aveva già partecipato al tour del 2017, giocando 2 delle 3 partite della serie proprio in coppia con il gallese: «La prima volta è stata un’esperienza completamente nuova per me, ora sono un giocatore molto più completo, penso di avere una migliore comprensione del gioco e una consapevolezza maggiore di come posso influenzare la squadra in modo positivo. Probabilmente sono più responsabile di 4 anni fa».
La responsabilità che comporta giocare nei Lions è tanta, ma si tratta anche di una maglia che porta con sé storia e rispetto. Non è un caso che il successo dei Lions sia arrivato persino in Nigeria, paese natale dei genitori di Itoje: «Il rugby in Nigeria non è seguito, ma l’ultima volta che sono stato lì – nel 2018 – mentre guidavo ho visto un ragazzino correre con la maglia dei Lions. Mi sono chiesto “da dove diavolo l’ha presa questo ragazzo?”, non sono sicuro che sapesse di cosa si trattava, ma almeno il messaggio sta viaggiando. Mio zio mi ha chiesto di portargli una maglia nera dei Lions, gli piace quella».
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