Il terza linea degli Highlanders martedì si è presentato in tribunale per rispondere di una serata movimentata a Dunedin
Quando tra circa una settimana verrà letto il XV degli All Blacks che giocherà contro l’Australia nella prima sfida di Bledisloe Cup, mancherà Shannon Frizell. Il terza linea degli Highlanders e della Nazionale neozelandese è stato infatti fermato dalla federazione locale dopo che nei giorni scorsi ha dovuto affrontare in tribunale delle accuse di aggressione. Stando alla ricostruzione dei fatti, il 27enne di origine tongana avrebbe attaccato due persone, una delle quali sicuramente donna, in un locale di Dunedin nello scorso maggio.
Questo già gli era costato la partita dei suoi Highlanders contro i Reds lo scorso 14 maggio, appena uscita la notizia, ma la NZRU lo ha fermato anche per gara-1 della Bledisloe Cup.
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“Siamo delusi dal suo comportamento, per questo abbiamo deciso di fermarlo per due partite” ha detto Chris Lendrum, operativo federale “Il giocatore ha ammesso le sue responsabilità, espresso rimorso e siamo sicuri che quanto successo non si ripeterà mai più”. Frizell dovrà quindi aspettare per raccogliere il suo cap numero 16 in maglia tutta nera dopo i 15 messi insieme dal 2018 a oggi, mentre i suoi avvocati lavorano per evitare condanne pesanti.
La regolamentazione neozelandese infatti prevede un massimo di due anni di reclusione per reati di quel tipo, ma oltre al pentimento del giocatore anche la sua “fedina penale” pulita potrebbe aiutare. Il prossimo step del processo si terrà a settembre, quando il tribunale valuterà se procede ulteriormente contro Shannon Frizell o chiudere il tutto.
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