In attesa della decisione di World Rugby
Ogni qualvolta ci si riferisca all’ormai quasi mitologico torneo di qualificazione europeo al Mondiale 2021 (poi spostato nell’autunno 2022), in Nuova Zelanda, il condizionale – alla luce degli innumerevoli rinvii e delle altrettante modifiche in termini di format – è d’obbligo.
Tuttavia, in questo avvio d’agosto, dovrebbe finalmente arrivare l’accelerazione decisiva, per la definizione del calendario della competizione che vedrà al via Italia, Irlanda, Scozia e Spagna.
Leggi anche: Olimpiadi: il medagliere del rugby 7s, a Tokyo (e non solo)
La prossima settimana infatti sarebbe attesa la decisione di World Rugby. Se sulle date (secondo, terzo e quarto weekend di settembre, i prescelti) e sulla formula (round-robin, la prima al mondiale, la seconda al torneo di ripescaggio), non dovrebbero esserci particolari sorprese, il vero grande nodo da sciogliere sarebbe quello della sede.
Tutte e quattro le Union hanno presentato la loro candidatura per ospitare il torneo, compresa quella italiana (con la disputa delle gare che andrebbe verosimilmente in scena a Parma), come ratificato dal Consiglio Federale dello scorso 16 luglio, che dovrebbe avere buone credenziali sia per una sorta di precedenza dettata dal ranking mondiale sia per un’ottima struttura organizzativa nella città emiliana.
La palla passa alla federazione mondiale, non resta che attendere i prossimi 7 giorni per l’esito finale.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.