Ritorna in vigore una regola già utilizzata nell’ultimo Super Rugby
Cambio in corsa nel Rugby Championship: ritorna la regola – già utilizzata nel Super Rugby di quest’anno – del cartellino rosso da 20 minuti. In caso di espulsione, sarà quindi possibile sostituire il giocatore cacciato (che ovviamente non potrà rientrare) dopo 20 minuti di inferiorità numerica. Se la squadra in 14 dovesse aver già finito i cambi, o almeno quelli già assegnati per il ruolo dell’atleta espulso (ad esempio la prima linea) potrà far rientrare un giocatore già sostituito.
La decisione arriva da World Rugby, che ha approvato la richiesta della SANZAAR (il consorzio che raccoglie le 4 union dell’emisfero sud, Sudafrica, Nuova Zelanda, Australia e Argentina) di ripristinare la regola almeno per il Rugby Championship, dopo essere stata esclusa dalle riforme globali in vigore dal 1 agosto 2021.
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In questa scelta ha vestito un ruolo molto importante la vicenda di Marika Koroibete, espulso dopo 5 minuti nel terzo test match della serie tra Australia e Francia e poi “graziato” da World Rugby che non lo ha considerato meritevole di squalifica. I Wallabies però sono stati costretti a giocare 75 minuti in 14, per un rosso che poi – stando alla decisione presa – si è rivelato poco chiaro.
La regola entrerà in vigore fin dalla prima giornata, che vedrà gli All Blacks nuovamente di fronte all’Australia (partita valida anche come secondo match della Bledisloe Cup) nella mattina italiana, mentre il Sudafrica affronterà l’Argentina (qui per la formazione degli Springboks) nel pomeriggio.
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