Punto di bonus per gli Springboks raggiunto allo scadere
Michael Sheehan / AFP
A Port Elizabeth, Sudafrica ed Argentina aprono il loro Rugby Championship, reduci entrambe da un luglio da ricordare: gli Springboks in grado di vincere la serie contro i Lions, i Pumas superbi nella serie vinta in Galles (1 pari ed 1 vittoria).
Si gioca, sin dai primi minuti, ben poco nelle aree dei 22 dei due team, con il Sudafrica che lavora reiteratamente al piede, per mettere nel mirino Carreras ed il triangolo allargato ospite, costringendoli spesso ad un volume di gioco notevole palla in mano, ma quasi sempre lontano dalla zona rossa, e a diversi penalty concessi.
Al 3′, proprio da un penalty, arriva il primo vantaggio locale, con il piede di Elton Jantjies, per il 3-0.
Al 13′, ping pong tattico reiterato, ed errore in presa aerea di Willemse poco fuori i 22 difensivi. Mischia sul lato sinistro, in attacco, per l’Argentina: possesso mantenuto, palla subito allargata, con una combinazione complessa che porta alla perdita dell’ovale, che schizza preda di Reinach, il quale brucia Bruni e vola oltre alla bandierina di sinistra, per l’8-0, prima che Jantjies converta per il 10-0.
Alla prima palla dopo il calcio di restart, altra sbavatura di Willemse, che si isola e consente ad un superbo Kremer di forzare il tenuto sul punto d’incontro. Sanchez non perdona dalla piazzola e fissa il 10-3 al 17′.
Poco dopo, Eben Etzebeth giganteggia su un pallone alto a ridosso dei 22, portando un possesso di qualità ai suoi, sublimato dall’immediato cross-kick all’ala sinistra di Elton Jantjies. Fassi arpiona l’ovale con straordinaria coordinazione, ed al 20′ fissa il 15-3.
Gli Springboks allungano ulteriormente dalla piazzola al 24′, con il 18-3 di Jantjies. Margine che potrebbe ulteriormente dilatarsi per un paio di calci contro la mischia Pumas, sui quali però Steyn e Jantjies non trovano i pali.
Al 34′, l’Argentina lavora alla grande palla in mano, nella metà di campo avversaria, trovando per la prima volta efficacia all’impatto e facendo strada anche per linee dirette. Tre calci in fila per i locali, e piazzato al 36′ di Sanchez, per il 18-6. Prima della pausa lunga, c’è ancora tempo per un botta e risposta dalla piazzola: prima 21-6, per un fallo discutibile fischiato a Kremer, poi, dopo un fuorigioco contro Louw, l’Argentina può giocare una penal’touche nei 22 rivali. Possesso mantenuto, lunga serie di cariche con gli avversari con i difensori sudafricani che non rotolano via per tempo dal punto d’incontro e Sanchez li punisce con il calcio del 21-9.
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Nella ripresa, al 43′ Kwagga Smith gioca con le mani da terra, concedendo il piazzato del 21-12 a Sanchez. Il Sudafrica tuttavia è asfissiante quando può lavorare palla in mano in zona rossa, e fa male in chiusa, dove lucra un altro fallo al 48′, con Jantjies che centra i pali per il 24-12.
Tanti errori, attorno alla metà della ripresa, dettati anche dalla pressione da entrambi i lati, e Sudafrica che va oltre il doppio break, sempre dalla piazzola, al 59′ (27-12, firmato Jantjies).
Springboks che vanno a caccia della meta del bonus nel finale. Fassi marca al 71′, ma tutto viene annullato dal TMO. Il colpo determinante in ottica classifica però arriva al 79′: Van Satden abbatte due uomini con una carica dentro i 22 rivali, Steyn allarga rapidamente Hendrikse, che alla prima palla della sua partita va a marcare il definitivo 32-12, che permette ai ragazzi di Nineaber di raggiungere in vetta alla classifica del Rugby Championship gli All Blacks (a quota 5).
Il tabellino di Sudafrica-Argentina
Sudafrica: 15 Damian Willemse, 14 Sbu Nkosi, 13 Jesse Kriel, 12 Frans Steyn, 11 Aphelele Fassi, 10 Elton Jantjies, 9 Cobus Reinach, 8 Jasper Wiese, 7 Kwagga Smith, 6 Siya Kolisi (c), 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Wilco Louw, 2 Joseph Dweba, 1 Ox Nché
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Trevor Nyakane, 18 Vincent Koch, 19 Marvin Orie, 20 Marco van Staden, 21 Dan du Preez, 22 Herschel Jantjies, 23 Morné Steyn
mete: Reinach (14′), Fassi (’20), Hendrikse (79′)
trasformazioni: Jantjies (15′)
punizioni: Jantjies (3′, 24′, 37′, 48′, 59′)
Argentina: 15 Santiago Carreras, 14 Bautista Delguy, 13 Santiago Chocobares, 12 Jerónimo de la Fuente, 11 Matías Moroni, 10 Nicolás Sánchez, 9 Felipe Ezcurra, 8 Rodrigo Bruni, 7 Facundo Isa, 6 Pablo Matera, 5 Marcos Kremer, 4 Guido Petti, 3 Francisco Gómez Kodela, 2 Julián Montoya (c), 1 Nahuel Tetaz Chaparro
A disposizione: 16 Facundo Bosch, 17 Carlos Muzzio, 18 Santiago Medrano, 19 Tomás Lavanini, 20 Matías Alemanno, 21 Gonzalo Bertranou, 22 Domingo Miotti, 23 Sebastian Cancelliere
mete:
trasformazioni:
punizioni: Sanchez (17′, 36′, 40′, 43′)
Arbitro: Andrew Brace
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