Benetton, parla Andries Coetzee: “Volevo giocare in Europa, il Benetton mi ha affascinato”

Le prime parole dell’estremo sudafricano nuovo acquisto della franchigia veneta

Andries Coetzee

Andries Coetzee con la maglia dei Lions nel Super Rugby – ph. MICHAEL BRADLEY / AFP

È stato uno dei primi acquisti annunciati dal Benetton Rugby per la stagione 2021/2022 ed è arrivato solo da pochi giorni a Treviso, ma Andries Coetzee sembra davvero entusiasta della sua nuova esperienza in Italia.

Il trentunenne ha firmato un biennale che lo legherà alle prime due stagioni dei Leoni nel nuovo United Rugby Championship. In carriera ha ottenuto 13 caps con gli Springboks, quasi tutti nel 2017, suo anno di grazia, quando dimostrò di essere il miglior estremo di quell’edizione del Super Rugby che lo vide approdare fino alla finale con la franchigia dei Lions.

Reduce dalla sua ultima esperienza in Giappone, si è detto felice di continuare la sua esperienza fuori dal Sudafrica in Europa: “Ho sempre pensato di voler giocare in Europa, negli ultimi anni la crescita del Benetton Rugby mi ha affascinato, e ho colto l’opportunità di venire in Italia, per giocare in una grandissima competizione e per mettermi in gioco contro alcuni dei migliori giocatori al mondo” ha detto al sito ufficiale del proprio club, presentandosi con le sue prime dichiarazioni da giocatore biancoverde.

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“Inizialmente ho dovuto osservare il periodo di isolamento con la mia famiglia, ma ora non siamo più in quarantena e questi primi giorni sono molto belli, le persone sono molto amichevoli e ci fanno sentire come fossimo a casa, la città è bella, nonostante faccia molto caldo.”

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Descrivendosi come giocatore, Coetzee si è anche detto pronto ad indossare un numero di maglia che sembra essere uno dei più sguarniti della rosa biancoverde: “Sono cresciuto giocando a rugby come numero 10, ho fatto il mio debutto in prima squadra da mediano d’apertura. Poi nella mia carriera ho giocato ai Lions nove anni come estremo, posso dire di essermi abituato a giocare come estremo, ma mi piace anche essere numero 10.”

Chissà che non sia la stagione giusta per ritrovare le proprie origini, facendo magari valere la sua poliedricità.

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