Italia verso l’autunno: chi a 10 se si gioca il 30 ottobre?

Paolo Garbisi e Tommaso Allan non ci saranno se si giocherà fuori dalla finestra internazionale

Carlo Canna Italia Sei Nazioni 2021

I numeri 10 dell’Italia: Carlo Canna era tra i convocati dell’Italia a fine giugno – ph. Sebastiano Pessina

Gli All Blacks al Millennium Stadium contro il Galles, Scozia-Tonga a Murrayfield, l’Irlanda a Las Vegas contro gli Stati Uniti: è il lotto degli incontri previsti per il prossimo 30 ottobre, nel fine settimana che dà il calcio d’inizio all’autunno internazionale del rugby.

Un weekend che potrebbe vedere anche l’Italia aggiungere un incontro al proprio calendario contro una squadra di tier 2, approfittando dello stop per quel turno dello United Rugby Championship. In ogni caso il 30 ottobre è ancora fuori dalla finestra internazionale ufficiale individuata da World Rugby, il che darà ai club stranieri la possibilità di non concedere la convocazione dei giocatori che militano all’estero.

Ecco che quindi l’Italia si potrebbe trovare a dover fare a meno di Marco Riccioni, Federico Mori, Matteo Minozzi, Tommaso Allan e Paolo Garbisi.

In particolare, l’assenza di questi ultimi due rappresenterebbe una importante novità per la nazionale italiana, che nelle ultime 16 partite (e in 33 delle ultime 36) ha sempre schierato uno di questi due giocatori come mediano di apertura titolare.

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Il primo indiziato per una eventuale sostituzione dei due è ovviamente Carlo Canna, che anche se non gioca apertura con l’Italia da un paio d’anni è il più esperto nel ruolo, prima scelta della propria franchigia e presente fra i 34 convocati di fine giugno per il primo ritiro dell’Italia sotto la guida di Kieran Crowley, ma inevitabilmente si dovrà ricorrere anche a qualche volto nuovo, quantomeno per avere a disposizione un possibile backup, .

Le opzioni a disposizione di Crowley sono tutte novità o quasi: a meno di un improbabile ritorno verso la maglia numero 10 di Edoardo Padovani, i nomi sul piatto sono quelli di Antonio Rizzi, Leonardo Marin e Paolo Pescetto.

Nella sua prima stagione alle Zebre, Antonio Rizzi ha accumulato 19 presenze seppure con un minutaggio limitato e 8 gare da titolare. Per le sue caratteristiche il classe 1998 è il giocatore ideale per entrare a partita in corso e provare a dare una scossa nell’ultimo quarto di un incontro.

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Leonardo Marin, nuovo giocatore del Benetton proveniente direttamente dall’Accademia nazionale e protagonista del Sei Nazioni under 20 con gli Azzurrini, è simile a Rizzi per gli istinti offensivi e le capacità di evasione dall’uno contro uno, con la tendenza a mettersi spesso in proprio con il pallone fra le mani. La giovane età, l’inesperienza e il fatto che debba ancora davvero confrontarsi con il rugby di alto livello rendono la sua candidatura sfavorita rispetto alle altre.

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Paolo Pescetto, infine. Nell’ultima stagione alle Zebre l’ex Calvisano ha saputo guadagnarsi oltre 400 minuti in campo da terza scelta, con 6 partenze dal primo minuto. Lo ha fatto grazie alla capacità di gestione del gioco, alla tranquillità e alla solidità nelle scelte compiute. Rispetto ai due rivali è meno dotato di talento puro, ma ha doti di organizzazione del gioco diverse e più altruiste.

Chiunque possano essere i due prescelti per rimpiazzare, almeno provvisoriamente, la coppia Garbisi-Allan, ci saranno delle novità se l’Italia davvero scenderà in campo contro un avversario di livello più basso a fine ottobre, in quella che sarebbe la prima uscita della nazionale di Kieran Crowley.

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