Gli Springboks fanno il loro e vincono – senza punto di bonus – balzando momentaneamente in testa al torneo
Pronti-via e viene subito fuori la voglia di lottare dei Pumas, che però in attacco non vincono mai la collisione e non hanno avanzamento. Dall’altra parte il Sudafrica fa poco ma lo fa bene: due maul, due calci di punizione guadagnati, si va ai 5 metri e arriva un altro penalty, con annesso richiamo arbitrale. Gli Springboks potrebbero insistere ma si accontentano del macinato e portano a casa il 3-0 dalla piazzola.
Nienaber è costretto a un cambio forzato già al 12′, con Kitshoff che deve rilevare l’infortunato Nyakane. Il Sudafrica usa le solite armi: tanta strada a contatto, gioco al piede per il territorio e tanto lavoro nelle fasi statiche. Al 17′ arriva un penalty piazzabile dalla mischia e Pollard fa quello che deve fare: 6-0. Pochi minuti dopo arriva l’allungo oltre il break, sempre dalla piazzola per il 9-0.
L’Argentina ritorna subito sotto break grazie ad un’ingenuità di Wiese, che dopo esser stato placcato “gattona” troppo a terra e si prende il calcio di punizione. Miotti accorcia per il 9-3. Il match scivola su ritmi tutto sommato blandi, come da tradizione: alla mezz’ora Pollard riallunga sul 12-3. L’indisciplina dei Pumas fa spazientire anche l’arbitro: Rodrigo Bruni paga per tutti al 32′ e gli Springboks allungano ancora sul 15-3, punteggio col quale si chiude il primo tempo. Miotti avrebbe anche la possibilità di accorciare con un calcio da metà campo, ma non trova i pali.
Nel secondo tempo la prima occasione è per l’Argentina, che nonostante il punteggio decide di piazzare da 47 metri con Domingo Miotti, che però sbaglia ancora. Dall’altra parte il Sudafrica decide di chiudere la questione: azione “da Sudafrica” con avanzamento ad ogni fase, Pollard va da Le Roux che allarga su Mapimpi, che quando ha spazio diventa implacabile. Meta, trasformata dal 10 Springboks, e partita in cassaforte: 22-3.
A questo punto l’obiettivo del match diventa il punto di bonus dei ragazzi di Nienaber: un altro passo in avanti arriva dalla solita maul straripante, finalizzata da Malcom Marx, con Pollard che trasforma ancora. La partita è a senso unico, con i Pumas che continuano a difendersi a suon di falli e vengono graziati dall’errore in rimessa del neo-entrato Mbonambi.
L’Argentina prova a cambiare le carte in tavola con gli ingressi dalla panchina, ma gli avanti non riescono a cambiare l’inerzia della battaglia fisica e un Sanchez svogliato non entra mai in partita. Il Sudafrica è costretto a giocare gli ultimi 8 minuti in 14 a causa dell’infortunio di Hendrikse, colpito duro da Kremer: i cambi sono esauriti e va Kolbe a fare il mediano di mischia. A mettere la ciliegina sulla torta ci pensano i Pumas, prima sprecando una colossale occasione da meta a tempo scaduto, poi finendo in 14 a causa del solito Lavanini, che prende un giallo per placcaggio in ritardo su Pollard.
Nonostante la partita ormai decisa, entrambe le formazioni provano a giocarsela fino alla fine. Alla fine la meta la fanno i Pumas col solito Pablo Matera, ultimo ad arrendersi. Finisce 29-10, col Sudafrica che porta a casa “solo” 4 punti, dominando la partita senza particolari sussulti.
Francesco Palma
Di seguito, il tabellino di Argentina-Sudafrica, valida per la seconda giornata del Rugby Championship:
A disposizione: 16 Facundo Bosch, 17 Facundo Gigena, 18 Santiago Medrano, 19 Marcos Kremer, 20 Juan Martín González, 21 Felipe Ezcurra, 22 Nicolás Sánchez, 23 Lucio Cinti
Mete: Matera
Trasformazioni: Sanchez
Punizioni: Miotti
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handré Pollard, 9 Cobus Reinach, 8 Jasper Wiese, 7 Franco Mostert, 6 Siya Kolisi (c), 5 Lood de Jager, 4 Marvin Orie, 3 Thomas du Toit, 2 Malcolm Marx, 1 Trevor Nyakane
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Steven Kitshoff, 18 Frans Malherbe, 19 Nicolaas van Rensburg, 20 Kwagga Smith, 21 Dan du Preez, 22 Jaden Hendrikse, 23 Damian Willemse
Mete: Mapimpi, Marx
Trasformazioni: Pollard (2)
Punizioni: Pollard (5)
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.